Destano forte perplessità e sconcerto i provvedimenti disciplinari che Teleperformance sta, in queste ore, consegnando a numerosi lavoratori della sede di Taranto (fra questi ci sono anche alcune RSU, fra le quali dirigenti della nostra organizzazioni, sospese anch’esse ed inibite dall’entrare in azienda).
Si tratta di una risposta a nostro avviso scomposta, che non può che aumentare il clima di tensione che serpeggia fra le lavoratrici ed i lavoratori di TP.
Come CGIL respingiamo con forza l’immagine caricaturale che i responsabili aziendali stanno dando di quanto avvenuto venerdì scorso presso la sede di Taranto, allorquando è venuta a galla in tutta la sua drammaticità la situazione di decine e decine di lavoratori che da mesi prendono stipendi inesistenti o del tutto inadeguati alla sussistenza delle loro famiglie anche a causa di una gestione aziendale iniqua della Cassa Integrazione. Una situazione della quale, da mesi, denunciamo come sindacato la gravità, arrivando a far convocare per il prossimo 20 ottobre un tavolo di crisi presso la Prefettura di Taranto alla presenza dell’Inps regionale.
Venerdì scorso a Taranto le nostre RSU, i nostri dirigenti sindacali, i nostri iscritti, hanno fatto semplicemente ciò che da mesi facciamo in ogni luogo di lavoro dove la crisi economica e gestioni industriali sbagliate stanno scaricando sui lavoratori il peso di sacrifici sempre più onerosi: hanno lavorato affinché la frustrazione e le preoccupazioni dei lavoratori potessero trovare una rappresentanza democratica e costruttiva, evitando così che la situazione potesse degenerare. Altro che strumentalizzare!
Una situazione complicata, quella di Teleperformance, che nei prossimi giorni rischia di vedere nuove tensioni anche a seguito dell’apertura di nuove procedure di mobilità per complessivi 855 lavoratori (463 a Taranto e 392 a Roma, dove di fatto l’azienda annuncia la chiusura della sede operativa di via di Priscilla).
Di fronte a tutto questo è indispensabile che l’azienda ritorni sui suoi passi e ritiri i provvedimenti disciplinari comminati a Taranto. Non lasceremo che con questi atteggiamenti l’azienda svii dalle proprie innegabili responsabilità nel non aver fatto nulla di quanto nelle sue possibilità per rispettare l’accordo di Cassa Integrazione, nel non aver ancora dato alcun segnale che faccia presagire una reale ripartenza dell’azienda.
Come CGIL rinnoviamo la nostra incondizionata solidarietà ed appoggio ai lavoratori, agli iscritti e ai dirigenti CGIL, a cominciare dal Segretario Territoriale SLC di Taranto, sospesi e rinnoviamo l’ impegno nostro e di tutta l’organizzazione perché Teleperformance ed i suoi lavoratori escano al più presto da una crisi che ormai si trascina da troppo tempo.
Tutto questo nell’unico modo che conosciamo: con responsabilità e democrazia sempre al fianco dei lavoratori!
La Camera del Lavoro di Taranto Le Segreterie Nazionale e Regionale Puglia di SLC-CGIL