02 settembre 2013

Fiat. “Venga pure la Fiom, ma senza legge ce ne andiamo dall’Italia”

Fiat accetta la nomina di delegati Fiom in azienda. La Fiat rispetterà la sentenza della Corte Costituzionale e riguardo al caso dei delegati sindacali ha già comunicato alla Fiom che accetterà la nomina dei suoi rappresentanti sindacali aziendali. ”In questo modo l’azienda – spiega il Lingotto – intende rispondere in maniera definitiva ad ogni ulteriore strumentale polemica in relazione all’applicazione della decisione della Suprema Corte. Peraltro questa fissa, come ovvio, un principio di carattere generale – la titolarità dei diritti di cui all’articolo 19 dello Statuto dei Lavoratori alle Organizzazioni sindacali che abbiano partecipato alle trattative per la sottoscrizione dei contratti applicati in azienda – la cui riferibilità alla Fiom nella concreta situazione Fiat è più che dubbia”.
Una mossa distensiva volta a migliorare le relazioni industriali (“deideologizzare la diatriba Fiat-Fiom” sostiene il ministro dello Sviluppo Zanonato) che però non chiude definitivamente la partita. Un intervento legislativo sulla rappresentanza e l’esigibilità dei contratti” è ineludibile”, una “condicio sine qua non per la continuità stessa dell’impegno industriale di Fiat in Italia”, dichiarano dal Lingotto.