Alcuni lavoratori, in sede di visita di sorveglianza sanitaria, si son visti riconosciuto il giudizio di idoneità alla mansione, sebbene, in considerazione delle proprie condizioni di salute e dei rischi lavorativi presenti nella loro mansione, adibiti a turistica antimeridiana.
Qui si ferma la prescrizione/limitazione del medico competente. È quindi la Linea che la traduce in comando ad uno o più turni della matrice – laddove il settore ne preveda.
Ebbene: al Caring i lavoratori in tema hanno sinora svolto orari fino alle ore 20, disposizione che lascia quantomeno perplessi – e che è già stata stigmatizzata da Slc-CGIL in comunicati e ad incontri sindacali territoriali. Continuando l’Azienda a fare orecchie da mercante, su suggerimento della scrivente O.S., un lavoratore si è allora rivolto al Dipartimento di Prevenzione, Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambiente di Lavoro della Azienda USL Roma C, che ha così precisato:
la turistica antimeridiana deve includere turni di lavoro che si svolgono in maniera consistente in orario mattutino/antimeridiano; per analogia a quanto riportato nel D.Lgs. 66/2003, secondo il quale per periodo notturno si deve intendere il periodo di almeno 7 ore consecutive comprendenti l’intervallo tra le ore 24 e le ore 5 del mattino, e secondo il quale il lavoro è definito notturno quando è svolto per almeno 3 ore in periodo notturno (tra le ore 22 e le ore 7), si potrebbe intendere come periodo pomeridiano il periodo di 7 ore consecutive comprendenti l’intervallo tra le ore 16 e le ore 21, e come lavoro pomeridiano il lavoro svolto per almeno 3 ore in periodo pomeridiano (tra le ore 14 e le ore 23); la turnazione antimeridiana non deve comprendere lavoro pomeridiano.
Ebbene: ancora una volta Slc-CGIL era nel giusto! L’istituzione pubblica competente, che ha fatto un lavoro meritorio, ha confermato quanto andiamo ripetendo da tempo. Corre l’obbligo di ringraziare il lavoratore che ha dato fiducia alla scrivente O.S., ottenendo così miglior tutela della propria salute che non affidandosi alla sola Azienda, che sembra sempre più presa dal solo raggiungimento dei propri obiettivi al punto da distorcere le prescrizioni del medico competente. A dimostrazione che non serve
borbottare al bar davanti al caffè contro il destino cinico e baro – bensì agire, ben consigliati.
Così come non ci si può esimere dal manifestare disappunto nei confronti di un’Azienda che rifugge il confronto con la scrivente O.S., per vedersi poi soccombere in sede terza di contenzioso. Piuttosto, raccolga i fondati suggerimenti che non abbiamo mai mancato di avanzare – magari nell’immediato estendendo a tutti i lavoratori in casistica la considerazione dello Spresal.
Segreteria Slc-CGIL Roma e Lazio
Rsu Telecom Italia u.p. Roma lista Slc-CGIL