La nomina dell’ Amministratore Delegato di Poste Italiane S.p.A, Ing. Caio, avviene in un momento molto delicato per il futuro dell’intero Gruppo, che prende l’avvio dal già deliberato processo di collocamento azionario sul mercato.
La SLC CGIL è da sempre consapevole non solo della profonda e positiva trasformazione che l’Azienda ha agito dal momento della sua trasformazione in S.p.A., ma anche delle straordinarie potenzialità ancora inespresse da un’Azienda che, ad oggi, incarna la più estesa rete infrastrutturale di servizi a disposizione del Paese.
Per questo SLC valuta positivamente la nomina del nuovo A.D., che ha un background professionale coerente con le implementazioni di prodotto e le innovazioni di processo che, se attuate, permetteranno a Poste Italiane di rafforzare il proprio ruolo sul mercato e, contestualmente, consentiranno al Paese la fruizione di una capillare rete di servizi a disposizione dei cittadini, delle imprese e della Pubblica amministrazione
In questo senso ci preme però sottolineare che lo sviluppo della potenzialità di Poste Italiane rispetto alla proposizione di nuovi servizi e la sua naturale vocazione ad essere soggetto principale nello sviluppo del progetto Agenda digitale, non possono penalizzarne il core business tradizionale ed il ruolo di fornitore di un servizio pubblico universale, la cui efficienza ed efficacia rispondano ai criteri di buon governo e rispetto dei diritti di cittadinanza attraverso la valorizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori di Poste Italiane.
Massimo Cestaro
Segretario Generale SLC-CGIL
Poste Italiane, Caio ad e direttore generale
Francesco Caio è il nuovo amministratore delegato e direttore generale di Poste Italiane. A conferirgli la nomina è stato il consiglio d’amministrazione del gruppo, che si è riunito oggi sotto la presidenza di Luisa Todini, dopo l’assemblea ordinaria che si era tenuta il 2 maggio.
“Il Consiglio – si legge in una nota di Poste Italiane - ha altresì provveduto a ricostituire al proprio interno il Comitato Compensi, composto dai consiglieri Antonio Campo Dall’Orto, con funzione di presidente, ed Elisabetta Fabri”.
Le cronache e i retroscena delle ultime settimane sui nuovi vertici di poste avevano riportato voci di attriti tra Caio e Todini, con quest’ultima che avrebbe voluto assicurarsi un ruolo il più possibile operativo nel gruppo, e che avrebbero portato all’attribuzione alla presidente della delega all’internal auditing e la condivisione con l’ad dei rapporti istituzionali. Mentre Caio mantiene la delega alla comunicazione, particolarmente importante nel momento in cui Poste italiane sta predisponendo l’attività preparatoria alla quotazione a piazza Affari.
Nell’agenda di Francesco Caio si presentano da subito scelte importanti per il futuro dell’azienda: dalle nomine in arrivo per una decina di controllate alla presentazione del piano industriale e la predisposizione degli adempimenti per l’approdo in Borsa, rispetto al quale il gruppo si starebbe muovendo per la scelta degli advisor, con la privatizzazione che dovrebbe arrivare entro il 2014. Su una capitalizzazione complessiva che si aggirerebbe attorno ai 10 miliardi, il gruppo e il ministero del Tesoro mirerebbero a raccogliere sul mercato una cifra approssimativa di 4 miliardi di euro.