Il datore di lavoro è obbligato non solo al rispetto delle misure imposte da leggi e regolamenti in materia di salute e sicurezza, ma anche all’adozione di tutte le misure necessarie a tutelare l’integrità fisica del lavoratore.
L’obbligo del datore di lavoro è di adottare tutte le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica dovessero risultare necessarie per tutelare la integrità fisica dei lavoratori. E' stato ribadito dalla Corte di Cassazione Civile che le misure di prevenzione degli infortuni, finalizzate ad impedire l’insorgenza di situazioni pericolose, sono dirette a tutelare i lavoratori non solo dagli incidenti legati alla sua disattenzione ma anche da quelli dovuti alla loro imperizia, imprudenza e negligenza. Il datore di lavoro dal canto suo, ha ribadito la Corte di Cassazione, risponde dell’infortunio occorso ad un lavoratore dipendente non solo quando non ha adottato le misure necessarie ma anche se non ha provveduto a verificare che le misure stesse fossero messe in atto indipendentemente dal comportamento dei lavoratori a meno che questi non abbia compiuto delle abnormità e non abbia tenuto un comportamento, rispetto alle sue mansioni, esorbitante, imprevedibile e inopinabile.
In merito a quanto sopra alcuni lavoratori si sono lamentati della mancata osservanza sia dei regolamenti in materia si salute e sicurezza (Decreto Legislativo n. 81 del 9 aprile 2008) sia di alcune prescrizioni stabilite dal medico competente aziendale. Ricordando che la prevenzione è un elemento essenziale per la tutela dei lavoratori e che le leggi vanno rispettate invito tutti a denunciare, qualora ce ne siano i presupposti, eventuali irregolarità ed abusi agli organi competenti ed alle organizzazioni sindacali della propria provincia.