Con un emendamento alla legge di Stabilità, altri 20 mila esodati potrebbero rientrare nella categoria dei salvaguardati, aumentando così complessivamente il numero di coloro che possono andare in pensione con le regole anti riforma Fornero, a 150 mila persone. L'impegno è stato preso dal viceministro dell'economia Stefano Fassina.
L'emendamento in questione va a modificare alcuni criteri, considerati troppo restrittivi, che hanno impedito il pensionamento a molti lavoratori in età avanzata.
In particolare, l'emendamento allo studio interviene sui lavoratori autorizzati ai versamenti volontari (coloro che hanno fatto un accordo con la propria azienda per dimettersi in attesa della pensione, poi posticipata anche di sette anni) che nell'ultimo anno hanno guadagnato oltre 7.500 euro.
L'altro criterio che si intende modificare riguarda i lavoratori in mobilità, in particolare si consente a coloro che potevano andare in pensione nel 2014 di fare domanda anche al termine del periodo di mobilità.
Un altro tema sul quale c'è l'impegno del Partito Democratico riguarda la rivalutazione delle pensioni più basse. L'emendamento, anche questo allo studio, prevede la possibilità di rivalutare le pensioni che vanno dai 1.500 ai 2.000 euro lordi mensili.
"Con questi due emendamenti abbiamo aperto una breccia - afferma Cesare Damiano, presidente della Commissione lavoro -. Allargare la salvaguardia degli esodati a coloro che erano stati esclusi e aumentare la rivalutazione delle pensioni più basse sono una battaglia che il Pd sta portando avanti da settimane in Parlamento. Ora raccogliamo i primi frutti, ma non festeggiamo prima di averli portati a casa".