26 maggio 2010

TLC: Mass Recording - Circ SLC, Interpello SLC e Lettera Garante Privacy a Vodafone

Qualcosa sul fronte delle questioni che come SLC CGIL Sicilia abbiamo posto, ad iniziare delle segnalazioni inviate da Catania all'Ispettorato provinciale del lavoro, si sta muovendo.
Come sempre slc cgil si sta intestando una battaglia di non facile soluzione in difesa dei diritti sanciti e conquistati. Nel mentre tanti altri che sono stati a guardare sono pronti a saltare sul carro di chiunque si aggiudicherà la partita: se vincono i padroni pronti con la penna in mano a siglare qualsiasi accordo, se vinciamo noi pronti ad aggiudicarsene i meriti in assemblea.
Invito tutti coloro i quali stanno partecipando a tale delicata verternza ad investire su tale materia anche le associazioni dei consumatori locali; a Catania abbiamo già preso contatto attraverso la confederazione con la federconsumatori per le azioni del caso.
Ricordo infine a tutti voi che anche nel corso del Congresso Nazionale noi siciliani insieme ai compagni del Piemonte abbiamo predisposto un odg sul mass recording che è stato oggetto di una discussione, che su tale questione si è ampiamente discusso nel corso dell'ultimo Comitato Direttivo Nazionale SLC CGIL e che il sottoscritto insieme al compagno Rabellino del Piemonte siamo intervenuti in materia dichiarando il radicale dissenso rispetto all'utilizzo del sistema denominato Mass Recording.

Invito, inoltre, tutti i compagni e soprattutto coloro che operano in Vodafone o su commessa Vodafone ad alzare il livello di guardia in quanto a mio avviso tale sistema così come congegnato da Vodafone non è un sistema finalizzato al controllo della qualità bensì uno strumento che nel futuro potrebbe tornare utile all'azienda per fare selezione all'interno del bacino dei propri dipendenti (ricordo a tutti che Vodafone ha annunciato che ha intenzione di voler implementare sistemi premaiali individuali - grand prix individuale).
E' chiaro che se uno più uno fa due la sommatoria dei due sistemi potrebbe servire a selezionare quote di lavoratori per le disparate disponibilità (esempio 20% da premiare; 20% da riqualificare; 20% da incentivare all'uscita ed affidare a società di outpleasement).
Infine se fosse necessario aggiungo che il tentativo di smantellare l'art.4 della l.300/70 va di pari passo con i tentativi messi in atto dal Governo di smembramento degli art. 18 (reintegrazione nel posto di lavoro a seguito di illegittimo licenziamento) e 15 (atti discriminatori) dello Statruto dei Lavoratori. In alto la guardia
Giovanni Pistorio
Coordinatore Generale Regionale
SLC CGIL Sicilia

ODG SUL MASS RECORDING
Ad aggravare la situazione nazionale nei call center, oltre alle innumerevoli iniziative messe in atto in questi ultimi tempi finalizzate alla minimizzazione dei costi, al continuo aumento della produttività ed alla compressione dei diritti, la committenza sta utilizzando strumentalmente i suoi outsourcer per introdurre un nuovo modello organizzativo finalizzato al controllo della (qualità’) utilizzando un sistema di intercettazione delle chiamate all’operatore violando contemporaneamente la legge 300 art.4 ed il diritto alla privacy del cittadino-utente.
Il nome stesso, registrazione di massa, utilizzato per definire questa operazione esplicita le finalità e la pericolosità di tale sistema.
Chiediamo alla SLC CGIL di non sottoscrivere accordi che vadano nella direzione voluta dai committenti ma di attivarsi in tutte le direzioni possibili al fine di evitare un ulteriore tentativo di destrutturazione delle tutele sancite dallo Statuto dei Lavoratori.
Chiediamo inoltre di coinvolgere anche le associazioni dei consumatori in iniziative comuni finalizzate alla difesa della privacy e dei dati sensibili dei cittadini-lavoratori.
Contemporaneamente occorre informare il garante per la privacy affinché si determinino condizioni di salvaguardia sul diritto degli utenti alla scelta del trattamento e dell’utilizzo dei propri dati sensibili.
In un momento di grande discussione sull’opportunità e sull’utilizzo delle intercettazioni per fini giudiziari, appare quantomeno bizzarro che, alla fine, gli unici che potrebbero essere intercettati saranno i lavoratori ed i liberi cittadini.
Primi firmatari:
Renanto Rabellino; Giovanni Pistorio; Angela Biondi; Elvira Russo; Mario Licciardello; Davide Foti; Arduino Denti.