Oggi più che mai stiamo notando come da quasi tutte le organizzazioni ci sia solo ed unicamente propaganda nell'affrontare tutte una serie di problematiche che riguardano questa enorme crisi ed il lavoro qui in Sicilia e nel caso specifico nella provincia catanese. Non assistiamo a nessun tipo di analisi vera e concreta dei fatti, non vi è nessun tipo di progetto che suggerisca di come affrontare il futuro.
E' per questo che abbiamo deciso di riuninrci insieme alla compagna Susanna Camusso, Segretario Nazionale della nostra Confederazione, che accettando l'invito ci da l'opportunità di esprimere con concretezza e cognizione di causa alcune ipotesi serie e concrete da mettere in campo per il nostro territorio.
E' innegabile che stiamo attraversando una crisi drammatica che inevitabilmente va a toccare ogni tipologia di lavoro e che fa si che anche la cassa integrazione ordinaria col passare del tempo, non potrà più erogare fondi sufficenti al sostentamento dei lavoratori. Abbiamo,inoltre, una classe dirigente politica immobile e che non fa nulla per contrastare tutti quei problemi che sono evidenti e tangibili a chiunque.
Come Cgil Catania abbiamo l'esigenza di chiedere in maniera prioritaria un allungamento e risorse aggiuntive degli ammortizzatori sociali in deroga. Parallelamente chiediamo un rilancio di tutte quelle imprese che se trascurate e non difese ci fanno correre il rischio di affrontare una desertificazione industriale che non ci permetterà più di riprenderci sotto ogni punto di vista. Da attenzionare,inoltre, che è incomprensibile come la maggior parte delle categorie (dai trasporti ai metalmeccanici, dai chimici al settore agricolo, da quello commerciale alla conoscenza) non guardino con l'interesse dovuto al meridione, alla Sicilia ad una provincia catanese che può dare un aiuto importante al Paese.
Reputiamo, quindi, che le grandi imprese nazionali( Telecom, Enel, Trasporti, Ferrovie e quant'altro) devono essere pungolate a dovere per far si che su questo territorio si investa più significativamente ed in maniera costante.
Come sindacato chiediamo alla Confederazione Nazionale una riflessione ed un'attenzione in tal senso per dare una speranza concreta a tutti i lavoratori che ci seguono e che insieme a noi sperano in un meridione migliore e diverso da quello attuale.