Ho chiesto che si riunisse un coordinamento di lavoratori postali iscritti e non ad slc-cgil per cercare di fare il punto di una situazione in provincia di catania che si sta trascinando da troppo tempo.Come è troppo visibile, anche a chi non vuole vedere, la slc cgil,settore poste, in provincia di catania paga lo scotto di un sistema che ci ha visto poco presenti nel confronto con i lavoratori.Ma questo coordinamento come da me sottolineato in premessa generale ,e poi ripreso dal coord. Reg . Pippo Di Guardo, non deve rappresentare un momento d incontro per esprimere rassegnazione, ma aprire una nuova fase che rilanci ,insieme al coord.reg slc Giovanni Pistorio ,una nuova slc settore postale.
Nella riunione sono stati ascoltati con interesse tutti gli interventi ,puntuali e di merito ,dei colleghi postali ,e da questi si è deciso di tracciare delle strategie per fare si che la slc cgil riprenda quota .
Gli obbiettivi che ci siamo prefissati partono dalla considerazione di quello che siamo e dove vogliamo andare .Non dimenticandoci le nostre radici e finalità di un sindacato che punta alla solidarietà e al rispetto dei diritti dei lavoratori e alla loro sicurezza sul posto di lavoro.
Mentre constatiamo sempre di più il palese non rispetto delle regole contrattuali da parte dell azienda ,la quale opera non sulla scorta di strategie consolidate ma su estemporaneità dei dei suoi dirigenti che operano sul territorio e faccio degli esempi. A pochi giorni dalla chiusura del primo quadrimestre abbiamo assistito ad una escalation di pressioni verso tutto il “sistema Up.
La violenza verbale, che in questi giorni contraddistingue tanti dirigenti aziendali territoriali che attribuiscono ai DUP, ai Commerciali ed agli Sportellisti presunte defaillance e colpevoli rilassamenti, è con tutta evidenza, il solito scaricabarile di chi, avendo subito passivamente le pressioni cerca un capro espiatorio.Ma ci sentiamo di affermare che invece se in molti uffici ci sono stati dei gap irrecuperabili in altri i risultati sono, invece, in linea. Prima di gettare la croce sui lavoratori sarebbe necessario analizzare, la realisticità e la congruità degli obiettivi .
Tutta colpa dell esercito” o colpe sparse e non solo in orizzontale ma, anche in verticale?
Per non parlare del recapito che vive giornalmente di una carenza di organizzazione e di gestione degli addetti.
Continue e numerose sono le segnalazioni di non rispetto delle regole per quello che riguarda la mancata notifica per iscritto della erogazione delle ore di abbinamento e/o di straordinario;metodi di gestione delle areole con principi non coerenti alle normative vigenti e imperniate su iniziative personali da parte dei Responsabili e naturalmente difformi tra un Centro e l’altro;assegnazione di ore di abbinamento in maniera discrezionale e senza precisi criteri e parametri;azzeramento delle ore di lavoro straordinario sostituito di fatto da un utilizzo illegittimo e arbitrario dell’abbinamento;massiccio utilizzo del congedo, il più delle volte obbligato, nelle giornate del sabato con intasamento di prodotto, di qualsivoglia specie e genere, nelle singole zone di recapito;obbligo di smaltimento delle zone volutamente lasciate giacenti il sabato, remunerato poi con gli “spiccioli” di poche ore di abbinamento.Per non parlare delle problematiche di natura relazionale tra i responsabili e il personale addetto al recapito che, spesso, deve sottostare ad una condizione di pressione e di sudditanza nei confronti di una tipologia di gestione discrezionale e fuori da ogni regola.
Chiudo per adesso questo nostro primo intervento sul blog dicendo a tutti anche a quelli poco fiduciosi che la slc cgil c’è sempre stata ,ma ora pero è arrivato il momento di fare vera autocritica e insieme alla collaborazione di tutti rimboccarsi le maniche e mettersi a lavorare sul serio .
Giuseppe Buoncuore
Slc-Cgil-Catania