01 luglio 2010

Comunicato Attivo Unitario Regionale Sicilia - Caltanissetta 29 giugno 2010

L’Attivo Regionale Unitario SLC – FISTEL – UILCOM riunitosi a Caltanissetta il 29 giugno 2010 a sostegno delle ragioni dello Sciopero Nazionale del 9 luglio p.v., è stata l’occasione per sottolineare l’importanza della ritrovata unità sindacale, in questo difficile momento per i tutti i lavoratori del Gruppo Telecom, permettendo così, di sviluppare una strategia complessiva, più incisiva dell’azione sindacale e attraverso un pensiero riformista.
In Sicilia, più che mai, la mobilitazione della S.F.U. contro le attuali strategie del management Telecom, esplicitata nel Piano Industriale, sarà mirata a contrastare le politiche complessive aziendali che continuano ancor di più ad impoverire il territorio siciliano.
Se già il sistema di Relazioni Industriali, a livello centrale, si è ridotto a poco più di una ritualità, in Sicilia è ormai quasi del tutto assente, così come ripetutamente denunciato dal sindacato, ridotto alla semplice informativa, se e quando imposta dalla legge.
All’interno della vertenza riteniamo che, in primo luogo, non vi debba essere nessuna variazione del perimetro aziendale di Telecom, rigettando, sin da subito, ogni ipotesi di societarizzazione, che altro non sarebbe che un vero e proprio spezzatino dell’Azienda. Bisogna, piuttosto, che Telecom ripensi la propria strategia di gestione dei livelli occupazionali, che vanno assolutamente salvaguardati. Riteniamo impossibile che un’Azienda, con gli utili di Telecom, possa inseguire l’utilizzo di qualsivoglia ammortizzatore sociale; pertanto chiediamo che i lavoratori del 1254 vengano riconvertiti ed il servizio stesso rilanciato.
Vanno altresì mantenute inalterate le attività nel Customer e nella Rete, che devono rimanere core business di Telecom Italia ed al suo interno.

Necessita operare un processo di valorizzazione dei settori e soprattutto dei colleghi che vi operano, desistendo dalle azioni unilaterali come l’imposizione al 119 di turni eccessivamente pesanti per i lavoratori, ormai al collasso, ed assolutamente dannosi per l’Azienda stessa, nella misura in cui impattano negativamente nella gestione e cura dei clienti.
E’ opportuno, per quel che riguarda l’esperienza siciliana in relazione ai processi di mobilità professionale verso la rete ed in particolare verso l’attività On Field, che venga condiviso col sindacato, a livello regionale, quali debbano essere le risorse territorio per territorio, prevedendo l’internalizzazione di parte delle attività che vengono attualmente gestite da commesse date in appalto e sub-appalto. Denunciamo il tentativo di fare aumentare di parecchie unità alcuni reparti, nello specifico (AOU), per poi fargli mancare l’attività e quindi diventare un bacino di possibili ulteriori eccedenze .
Sempre su questo tema, ci pare di assistere ad una gestione schizofrenica, dove vengono escluse le risorse volontarie e prese in modo coatto, altri lavoratori.
Sulle aree di staff, dove sistematicamente sono stati disattesi gli accordi tra le parti, non si può continuare a procedere a veri e propri demansionamenti.
La grave vicenda di SSC va risolta dando un futuro industriale, legato alle strategie di rilancio dell’intero Gruppo, nel quale informatica e ricerca devono rimanere parte essenziale del core business.
Inoltre, va denunciata la situazione in cui verte l’ASSILT ormai da tempo, attraverso il pesante intervento di ridimensionamento del personale operato da Telecom che ha prodotto solamente:
- ritardi sui rimborsi che avvengono in non meno di 150 giorni;
- il numero verde inaccessibile;
- la linea sanitaria assente con gli associati che non hanno più una consulenza sanitaria adeguata. A tal proposito chiediamo il reintegro del personale.

Per quanto riguarda SPARKLE ci sembra necessario, in questa fase, rilanciare un settore strategico come quello del traffico internazionale, che da alla Sicilia, per la posizione geografica che occupa, la possibilità di offrire un forte contributo produttivo e occupazionale al rilancio di tutta l’economia.
Ci pare fin troppo chiaro l’assenza di un equilibrio complessivo del Piano Industriale che sappia mettere in fila investimenti, sviluppo ed occupazione all’interno di un perimetro certo del core business di Telecom Italia. A ciò si aggiunge una situazione territoriale siciliana che travalica l’impalpabilità delle relazioni sindacali ormai inesistenti e che vede il territorio siciliano, anche e soprattutto sotto il profilo dell’organizzazione aziendale, ridotto ad una succursale di Napoli e della Campania, territorio verso il quale continua inesorabile la migrazione di attività pregiate.
Per tutti questi motivi SLC - FISTel – UILCOM, per niente intimoriti dalle “minacce aziendali” di imminente apertura delle procedure di licenziamento, mobiliteranno i lavoratori, attraverso capillari assemblee sui posti di lavoro, in occasione delle 4 ore di sciopero a fine turno del 9 luglio p.v., organizzando presidii territoriali e riservandosi di indire, nei modi e nei tempi previsti dalla legge, ulteriori 4 ore di sciopero, suddivise in 1 ora a fine turno per 4 giorni, in aggiunta alle 4 ore stabilite centralmente.
Caltanissetta 29/06/2010

SEGRETERIE REGIONALI E RSU SICILIA
SLC- CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL