31 ottobre 2010

Contratto di apprendistato

Le parti sociali hanno sottoscritto l’accordo per il rilancio del contratto di apprendistato. L’intesa, raggiunta il 27 ottobre), al ministero del Lavoro tra governo, regioni e parti sociali, è un’intesa transitoria di un anno, in attesa dell’attuazione della delega sull’apprendistato contenuta nel ‘collegato al lavoro’, recentemente approvato in via definitiva dal Parlamento. Per questo adesso si aprirà un tavolo di confronto, per arrivare successivamente ad un’intesa complessiva.

Nello specifico l’intesa riguarda l’apprendistato ‘professionalizzante’ cioè quello che interessa la fascia d’età che va da dopo l’obbligo scolastico fino ai 29 anni, dando un primo seguito all’accordo del 17 febbraio scorso sulla formazione.

Leggi Intesa Tra Governo, Regioni, Provincie autonome e Parti Sociali...


30 ottobre 2010

Pensioni un po' di chiarezza:

SISTEMA RETRIBUTIVO E CONTRIBUTIVO:
Il sistema retributivo è legato alle retribuzioni pensionabili percepite negli ultimi anni di attività lavorativa. Secondo questo metodo di calcolo, gli uomini vanno in pensione a 65 anni, mentre le donne a 60 anni, con un minimo di 20 anni di contributi, e 15 anni per tutti coloro che al 31 dicembre 1992
avevano già maturato 15 anni di contributi;
avevano già raggiunto i limiti d’età pensionabile previsti all’epoca;
avevano ottenuto l’autorizzazione ai versamenti volontari.
Per i lavoratori non vedenti e gli invalidi in misura non inferiore all’80 % il sistema retributivo prevede limiti d’età inferiori: gli uomini possono andare in pensione a 60 anni e le donne a 55. Il pensionamento a 55 anni per gli uomini e 50 anni per le donne è previsto per i lavoratori dipendenti non vedenti, iscritti all’assicurazione obbligatoria e con un minimo di 10 anni di assicurazione e contribuzione dopo l’insorgere della cecità.
Le donne che decidono di continuare a lavorare dopo i 60 anni (o i 55 anni se non vedenti o affette da invalidità per l’80 %) e che hanno raggiunto 40 anni di contributi godono di un incremento della percentuale di rendimento della pensione di mezzo punto per ogni anno in cui hanno lavorato fino ai 65 anni. La lavoratrice intenzionata a continuare l’attività lavorativa non deve essere già titolare di una pensione di vecchiaia e inoltre è tenuta a comunicare la sua volontà alla propria azienda e all’INPS (in caso abbia raggiunto già i 40 anni di contributi) almeno sei mesi prima di raggiungere l’età pensionabile.

Ericsson: accordi 25/26 ottobre

Leggi I verbali di accordo...

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Nelle giornate del 25 e 26 ottobre 2010 si concluso con la definizione di alcuni accordi il lungo confronto tra Ericsson Telecomunicazioni SpA e le Segreterie Nazionali SLC FISTel UILCOM congiuntamente al Coordinamento Aziendale delle RSU riguardante la procedura di mobilità e l’armonizzazione di alcuni trattamenti economici e normativi. Tale confronto ha raggiunto livelli di criticità particolarmente elevati e solo il senso di responsabilità delle strutture sindacali ha evitato che si pervenisse ad un mancato accordo sulla procedura di mobilità con conseguente licenziamento dei 250 lavoratori in base ai criteri di legge. Le questioni che hanno trovato composizione in specifici accordi riguardano:

* la procedura di licenziamento collettivo per riduzione di personale e conseguente collocazione in mobilità di 250 risorse avviata dall’Azienda in data 30 lugliO.


Continua a leggere l'accordo...

Leggi Pure:
22 Set 2010
SS unitamente al coordinamento delle RSU di Ericsson Telecomunicazioni si è svolto l'incontro presso la UIR per continuare la discussione legata alla procedura di mobilità aperta dall'azienda, alla contrattazione aziendale (premio di ...
05 Ago 2010
UIL, unitamente alle RSU e la ERICSSON TELECOMUNICAZIONI S.p.A. assistita dall'Unione degli Industriali e delle imprese di Roma hanno proceduto al previsto esame congiunto relativo alla procedura di licenziamento per riduzione di ...

29 ottobre 2010

Riforma pensioni: Il documento INCA-CGIL illustra le novità sulla riforma delle pensioni.

Il documento di INCA-CGIL illustra le novità introdotte dalla manovra finanziaria in materia di decorrenza della pensione di vecchiaia, di ricongiunzione della contribuzione e trasferimento della posizione assicurativa.

Leggi e scarica documento pensioni...

27 ottobre 2010

TELECOM: FIRMATI GLI ACCORDI APPLICATIVI SUI CONTRATTI DI SOLIDARIETA’

COMUNICATO SINDACALE
Sono stati firmati nei giorni scorsi (il 21 ottobre in sede aziendale ed il 25 ottobre in sede ministeriale) gli accordi applicativi sul tema dei contratti di solidarietà e della formazione/riqualificazione professionale nell’ambito della cornice dell’accordo quadro del 4 agosto 2010 tra SLC, FISTEL, UILCOM, Telecom Italia ed il governo. Tale accordo aveva individuato proprio nei contratti di solidarietà per 1100 FTE ed in un ulteriore processo di mobilità volontaria che sarà formalizzato nei prossimi giorni per ulteriori 3900 lavoratori, gli strumenti alternativi agli esuberi dichiarati da Telecom nel corso dei mesi scorsi.
Nel merito gli accordi sottoscritti rispondono ai punti di merito scaturiti dalla riunione del coordinamento nazionale del 15 ottobre 2010.
In particolare:
· L’applicazione dei contratti di solidarietà interesserà tutte le strutture aziendali, e tutti i livelli inquadramentali fatta eccezione per Open Access, che costituirà il bacino attraverso il quale verranno effettuati i processi di mobilità volontaria, la Directory Assistance, già interessata ai contratti di solidarietà, ed i settori creati negli ultimi mesi per consentire la reinternalizzazione di attività e di lavoratori da SSC tramite i bandi aziendali.
· I contratti di solidarietà riguarderanno 29.204 lavoratori, avranno decorrenza dal giorno 8 novembre 2010 fino al 7 novembre 2012, e saranno di tipo “verticale” con giornate intere di sospensione e relativa distribuzione su base settimanale o mensile.
· Gli orari di lavoro saranno ridotti, a seconda dei settori aziendali interessati, del 15% (39 giornate di riduzione/anno), 8,08% (22 giornate di riduzione/anno) e 3,27% (8,5 giornate di riduzione/anno). Quest’ultimo dato sarà oggetto di verifica prima della scadenza dei contratti di solidarietà per consentire la gestione di eventuali sforamenti nella quota di 1100 FTE tramite il recupero di giornate lavorative. Tali percentuali risultano decisamente diverse ed oggetto di un sostanziale riequilibrio rispetto a quelle inizialmente ipotizzate dell’azienda.
· La riduzione teorica della retribuzione annua netta dovrebbe oscillare, in conseguenza dei diversificati livelli di tassazione regionali, tra il 2,4-2,6 % per i lavoratori in solidarietà al 15%, tra 1,25-1,35% per i lavoratori in solidarietà all’8,08% e tra 0,5-0,6% per quelli in solidarietà al 3,27%.

26 ottobre 2010

Telecom Italia: Verbali Accordo MinLavoro 25-10-2010

A seguito degli accordi di Telecom Italia su solidarietà e Formazione, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha convocato Telecom Italia e SLC/CGIL, FISTEL CISL, UILCOM UIL ed UGL per stipulare il Contratto di Solidarietà e l’accordo sulla formazione.

Leggi verbale accordo MinLavoro 25-10-10

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Leggi Progetti Formativi

- Riconversione al Ruolo di: CCA in ambito CC, Tecnico on Field (Basic)

23 ottobre 2010

Dichiarazioni di Angelo Villari Segretario Generale Cgil Catania su: "Il Sindacato catanese contro la mafia per il lavoro"

L'esclusiva della Slc Cgil Catania
Voce Confederale
Catania 23 ottobre 2010
Lavoro, legalità e sicurezza: è stato l'oggetto della manifestazione "Notte bianca contro la mafia per il lavoro" che si è tenuta a Catania, ieri 22 ottobre, promossa dalle Segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil.
Il Segretario Generale della Camera del Lavoro di Catania, Angelo Villari, raggiunto in sede dalla redazione del nostro blog ci ha rilasciato, in esclusiva, una sua intervista commentando l'evento con queste parole:
"Catania oggi soffre, particolarmente, di due emergenze, la prima riguarda il lavoro e quindi l'assenza di una prospettiva occupazionale che è facile individuare nella disoccupazione, nel disagio sociale sempre più crescente, nell'esasperazione dei lavoratori che perdono il lavoro e che non vedono nel loro futuro margini possibili di rioccupazione.
La seconda grande emergenza è quella della sicurezza e della legalità.
Noi abbiamo, difatti, questa enorme criticità con evidenti fenomeni di recrudescenza del sistema malavitoso e mafioso che sono preoccupanti.
Se andiamo a percorrere con la mente gli ultimi mesi non ci viene difficile pensare a casi come quello della studentessa universitaria Laura Salafia rimasta gravemente ferita in una sparatoria avvenuta in piazza Dante oppure il caso di un giovane picchiato per aver sventato uno scippo nella zona del castello Ursino. Storie evidenti di un profondo malessere che investono sempre più Catania e la nostra provincia.
Noi, come sindacato, siamo preoccupati di tutto questo e chiediamo un territorio più sicuro che possa avere sviluppo e legalità poichè in assenza del primo il rischio che si corre è quello che molta gente essendo esasperata e disperata possa essere preda della microcriminalità e del sistema malavitoso, così come un panorama che prevede: illegalità diffusa, lavoro nero, violenza ed insicurezza non attrae investimenti e determina un sottosviluppo oggettivo.
Questi sono solo alcuni dei principali motivi della manifestazione fatta oggi ed ecco perchè abbiamo chiamato a raccolta non solo i lavaratori dipendenti, disagiati, precari, pensionati e disoccupati, ma tutta quella sana cittadinanza in modo da poter accendere tutt'insieme i riflettori su Catania per chiedere con forza al Comune, alla Provincia, al Governo Nazionale e Regionale che guardino ed ascoltino con attenzione questo grido di allarme in modo da poter dare risposte serie e concrete per la risoluzione dei gravissimi problemi che investono la nostra città.
E' normale che da domani rimaniamo in attesa di risposte che se non dovessero arrivare ci vedrebbero ancora protagonisti con nuove iniziative".
Angelo Villari
Segretario Generale Cgil Catania
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21 ottobre 2010

Alessandro Genovesi Segretario Nazionale Tlc: Dichiarazione su accordo solidarietà Telecom Italia

Roma 21 ottobre 2010

"L'intesa siglata da Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil, il Coordinamento Nazionale delle Rsu e l'azienda, dichiara Genovesi, prevede di applicare la mobilità volontaria esclusivamente sui settori di Open Access e di spalmare la solidarietà prevista dall'accordo su circa 30 mila lavoratori cui orario di lavoro sarà ridotto da un minimo del 3% ad un massimo del 15% l'anno, con impatti minimi sui singoli lavoratori" ha sottolineato ancora Alessandro Genovesi, segretario nazionale di Slc-Cgil.

"L'accordo - ha aggiunto - conferma un processo di reinternalizzazioni di attività e di riconversione professionali che nei due anni di vigenza dell'accordo dovrebbero garantire il riassorbimento dei 1.100 esuberi e la riconversione dei lavoratori verso nuove attività.

Un vasto piano di formazione e riconversione che riguarderà migliaia di lavoratori e sarà la leva decisiva, anche per prevenire al massimo ulteriori esuberi nel 2013.

Ovviamente il sindacato - ha poi concluso - dovrà continuare a monitorare e a confrontarsi in modo continuativo e permanente con l'azienda. Siamo all’inizio di un percorso dove si dovrà al meglio fare il proprio mestiere.

Nei prossimi giorni si terranno infine assemblee informative in tutti i diversi siti aziendali, affinchè i lavoratori possano sentirsi protagonisti di un’intesa che ci auguriamo possa segnare anche un modello diverso rispetto a chi va avanti, nel nostro paese, solo con ricatti e forzature, considerando il sindacato e la Cgil più come un problema che non come un serio e credibile interlocutore”.

TELECOM ITALIA: FIRMATO ACCORDO SU APPLICAZIONE CONTRATTI DI SOLIDARIETA’ E MOBILITA’

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La Mobilità volontaria per 3900 lavoratori verrà applicata solo in OPEN ACCESS, escludendola quindi dal Contratto di Solidarietà.
I Contratti di Solidarietà partiranno dall'8 novembre e saranno applicati a tutti i dipendenti di Telecom, circa 30000, con modalità di sospensione delle attività su giornate intere.
Le percentuali di solidarietà variano a seconda del settore di appartenenza.
Riduzione del 15% dell’orario di lavoro (78 gg in 2 anni):- DOMESTIC MARKET OPERATIONS
Customer Operations: In ambito Fixed Customer Operations Consumer/Customer Care Management: Commercial Credit Consumer
Consumer: Telefonia Pubblica
In ambito Sales/Sales Management: Analisi Commerciali, Post Sales, Education
In ambito Sales/Aree Territoriali Sales: Sales Support, Trade Marketing, Programmazione Commerciale
- TECHNOLOGY & OPERATIONSTechnical Infrastructures: In ambito Infrastructures Operation Area: Enginering e Maintenance (ad esclusione dei responsabili Maintenance ed i lavoratori di Technical Coordinator, Tecnico REM, Analyst, Site Manager)
Riduzione dell’8,08% dell’orario di lavoro (42 gg in 2 anni):
- TECHNOLOGY & OPERATIONS
Information Technology: IT Governance, Sell to Cash Design, Creation to Assurance Design
- SERVIZI AUTORITA’ GIUDIZIARIA
esclusi in questo caso i lavoratori che ruotano in turnazioni h 24 in ambito Stag ai quali verrà applicata la solidarietà al 3,27%): Gestione credito e normativa, Sag Account Nord-Centro Sud, Servizi Tecnici AG, Servizi Internet.
- ADMINISTRATION, FINANCE AND CONTROL
Amministrazione, Contabilità e Bilancio, Planning & Control

20 ottobre 2010

Collegato lavoro: il testo definitivamente approvato dal Senato

Una bruttissima pagina per i diritti dei Lavoratori:

ARBITRATO SI SCEGLIE PREVENTIVAMENTE: Il lavoratore decide se ricorrere all’arbitrato preventivamente, e non quando insorge una controversia.

LA SCELTA DOPO IL PERIODO DI PROVA: La scelta, se ricorrere o meno all’arbitrato, non potrà avvenire prima della conclusione del periodo di prova, ove previsto, oppure se non siano trascorsi almeno 30 giorni dalla data di stipulazione del contratto di lavoro.

ESCLUSO L’ARBITRATO SUI LICENZIAMENTI: escluse le controversie relative al licenziamento tra quelle che riguardano l’arbitrato. Per i licenziamenti, dunque, resta l’obbligo di ricorrere al giudice del lavoro.

ANCHE LICENZIAMENTI NON VALIDI VANNO IMPUGNATI: Anche «nei casi di invalidità del licenziamento» esso dovrà essere impugnato «entro 60 giorni dalla ricezione della sua comunicazione in forma scritta».

APPRENDISTATO A 15 ANNI VALE COME ULTIMO ANNO SCUOLA OBBLIGO. Possibilità di assolvere l’ultimo anno di obbligo scolastico, fissato a 16 anni, anche con l’apprendistato, che quindi varrà per i 15enni come stare in classe.

DELEGA PER USURANTI, CRITERI PRIORITÀ PENSIONAMENTO. Una clausola di salvaguardia per il pensionamento anticipato (minimo 57 anni di età e 35 di contributi) dei lavoratori impiegati in attività usuranti, come i dipendenti notturni o gli addetti alla ‘linea di catenà.

RIFORMA AMMORTIZZATORI. Dopo 24 mesi dall’entrata in vigore della legge, il governo esercita le deleghe sulla riforma degli ammortizzatori sociali per il riordino degli strumenti a sostegno del reddito, così come dei servizi per l’impiego, degli incentivi all’occupazione e dell’apprendistato e, più in particolare, dell’occupazione femminile.

- PROCESSI LAVORO. I processi del lavoro tornano ad essere gratuiti. Nei casi di violazione nella trasformazione del contratto da tempo indeterminato a tempo determinato, il datore di lavoro dovrà risarcire il lavoratore con una indennità onnicomprensiva fissata tra 2,5 a 12 mensilità.

BORSA NAZIONALE LAVORO, ANCHE CURRICULA LAUREATI ON-LINE. Rafforzata la Borsa nazionale del lavoro, con l’inserimento on-line anche dei curricula degli studenti da parte dell’Ateneo per i dodici mesi successivi alla laurea; prevista anche la pubblicazione telematica dei bandi e dei concorsi della Pa, oltre ai dati relativi ad assunzione, proroga, trasformazione o cessazione dei rapporti di lavoro.

CASELLARIO CENTRALE INFORTUNI. Al via l’organizzazione del Casellario centrale degli infortuni, in capo all’Inail.

SINO A TRE ANNI PER DOMANDE ALBO ARTIGIANI. Passa da due a tre anni l’efficacia delle domande di iscrizione e cancellazione dall’albo delle imprese artigiane da comunicare all’Inps.


Leggi e scarica la sintesi del collegato lavoro...

18 ottobre 2010

Call Center: 3° Rapporto Slc Cgil, persi 8 mila posti di lavoro e 12.000 a rischio. Il Governo convochi tavolo.

Ufficio Stampa SLC - CGIL - Nazionale
Barbara Perversi
Nell'ultimo anno si sono persi oltre 8 mila posti di lavoro, altri 12 mila sono a rischio se non si avvia una politica di sviluppo all'altezza dei problemi e se non si contrastano le gare al massimo ribasso e le aziende che alimentano il dumping. Questa la situazione nei call center italiani, da anni in molti casi e territori (soprattutto al Sud), l'unico settore dove un giovane, anche laureato, può trovare lavoro". Questa, in sintesi, la fotografia che emerge dal Terzo rapporto sull'occupazione nei call center presentato da SLC-CGIL, il principale sindacato del settore, che avanza proposte specifiche (al Governo, alle Regioni, alle imprese committenti, alle imprese di call center) chiedendo la convocazione di uno specifico tavolo.

"La gravità della situazione, la ripresa forsennata di gare al massimo ribasso da parte di committenti privati e pubblici (da ultimo le gare di Enel, Poste, di diversi importanti comuni) e di fenomeni spudorati di dumping, il fallimento di due importanti realtà imprenditoriali nel mondo dei call center (con la perdita di alcune migliaia di posti di lavoro) e l'assordante silenzio del Governo a cui da oramai quasi un anno chiediamo inutilmente di aprire un tavolo per la crisi del settore, ci hanno spinti ad anticipare la pubblicazione del rapporto 2010 (i dati si fermano di fatto alle ultime rilevazioni del 20 settembre). Speriamo che scuota le coscienze". Così dichiara, presentando il rapporto, Alessandro Genovesi della Segreteria Nazionali di SLC-CGIL..

Dicembre: Ferie siamo alle solite...

Con l'avvicinarsi del mese di dicembre ricomincerà la pantomima riguardante le giornate di ferie ed assisteremo pure agli stessi discutibili atteggiamenti da parte di chi, pur sapendo che non esiste nessun tipo di accordo sindacale, snocciolerà percentuali, numeri e quant'altro di dubbia interpretazione e di unilaterale provenienza.

Pertanto, la giurisprudenza, ritiene illegittima la determinazione unilaterale del periodo di godimento delle ferie da parte del datore di lavoro allorché:

1 - non venga tenuto conto anche degli interessi dei lavoratori e non vi siano comprovate esigenze organizzative aziendali;

2 - non venga salvaguardata la funzione fondamentale dell’istituto di consentire al lavoratore la reintegrazione delle energie psicofisiche.

Ricordando che il superenalotto non si gioca in Telecom e che "le riffe" non fanno parte del nostro contratto, avvertiamo tutti gli addetti che se non vengono accettate le giornate di ferie, l'azienda deve mettere per iscritto sia il rifiuto che la motivazione del rigetto. Non si è mai capito, infatti, perchè il dipendente deve lasciare la sua tracciabilità quando ne fa richiesta, mentre il rifiuto aziendale avviene sempre in maniera "VOCE..." In caso di illecito il personale deve limitarsi a ricorrere agli organi di rappresentanza interna, all’autorità di vigilanza o al giudice, anche con procedimento d’urgenza ex art. 700 c.p.c. e/o in applicazione analogica dell’art. 1183, comma 2, c.c..

Da molti anni assistiamo ormai a strane magie degne del miglior Mandrake nel vedere pianificare il tutto sempre a discapito di chi lavora. La Slc di Catania, rimane a disposizione per ulteriori chiarimenti e per far rispettare tutte le regole, anche quelle non scritte, che andranno a ledere la dignità lavorativa e morale di ogni singola persona.


Salvo Moschetto

Responsabile Sindacale Customer Care Telecom Italia

Slc Cgil Catania

COORDINAMENTO NAZIONALE RSU TELECOM ITALIA: I “PALETTI” DEL SINDACATO" SULL'ACCORDO DEL 4 AGOSTO 2010

COMUNICATO SINDACALE
15 OTTOBRE 2010
Le Segreterie Nazionali e il Coordinamento Nazionale delle RSU, dopo una verifica effettuata ai massimi livelli, hanno appreso che le diverse voci e carte circolate (solidarietà al 20% e al 10% per alcuni settori, ecc.), forse messe in giro da qualche “linea operativa”, sono la proposta con cui l’azienda si presenterà nei prossimi giorni al tavolo di confronto in applicazione dell’accordo del 4 Agosto 2010.
Al riguardo Segreterie Nazionali e Coordinamento comunicano da subito la propria indisponibilità a sottoscrivere tali proposte, in quanto vi sono per il Sindacato ancora ulteriori margini per “spalmare” la solidarietà in maniera più equilibrata, riducendo ulteriormente le percentuali più alte su indicate.
Soprattutto le Segreterie Nazionali e il Coordinamento Nazionale delle RSU ritengono che l’applicazione dell’accordo del 4 Agosto debba:

- partire da un chiaro percorso in relazione alle reinternalizzazioni di attività di it, customer e rete, comunicando tempi e modalità di tali processi, con sessioni di verifiche periodiche che diano la massima visibilità sulle scelte organizzative e industriali dell’azienda connesse alle stesse reinternalizzazioni;

TERZO RAPPORTO SULLA CRISI OCCUPAZIONALE NEI CALL CENTER IN OUTSOURCING

Ottobre 2010

Quella che segue è il Terzo rapporto sull’occupazione nei call center in outsourcing dopo quelli pubblicati come SLC-CGIL, il principale sindacato del settore, a febbraio 2009 e a luglio 2010.

La gravità della situazione, la ripresa forsennata di gare al massimo ribasso da parte di committenti privati e pubblici (da ultimo le gare di Enel, Poste, di diversi importanti comuni) e di fenomeni spudorati di dumping, il fallimento di due importanti realtà imprenditoriali nel mondo dei call center (con la perdita di alcune migliaia di posti di lavoro), e l’assordante silenzio del Governo (in tutt’altre faccende affaccendato) a cui da oramai quasi un anno chiediamo inutilmente di aprire un tavolo per la crisi del settore, ci hanno spinti ad anticipare la pubblicazione del rapporto 2010 (i dati si fermano di fatto alle ultime rilevazioni del 20 settembre).

Per molti versi (in particolare per quanto riguarda le proposte) il rapporto richiama quello pubblicato a luglio 2010 (ovviamente con in più l’importante aggiornamento sui saldi occupazionali) e la piattaforma che come SLC-CGIL a suo tempo presentammo all’opinione pubblica e soprattutto al Governo.

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15 ottobre 2010

Controlli potenziali, conseguenti ad apparecchiature installate per esigenze organizzativo/produttive o di sicurezza

Gli strumenti oggi a disposizione delle aziende per controllare i dipendenti sono numerosissimi e globali. Ciò non sempre significa che il controllo venga concretamente esercitato; significa solo che il datore di lavoro ha a propria disposizione una pluralità di strumenti che gli consentono, ove lo voglia, di sapere tutto, ma proprio tutto, su ogni dipendente, sia sul piano dell’attività lavorativa che sul piano personale.
Come è noto, l’art.4 dello Statuto dei Lavoratori vieta anche la sola potenzialità del controllo: non si richiede infatti, per la violazione della norma, che il controllo sia effettuato in concreto; per integrare la illiceità e la responsabilità anche penale è sufficiente che le apparecchiature installate in azienda consentano la possibilità di operare il controllo. E’ insomma irrilevante che il controllo ci sia o meno: tutto ciò che conta ai fini della violazione della norma di legge è che il controllo sia possibile.
L’art. 4 dello Statuto dei lavoratori:
E' vietato l'uso di impianti audiovisivi e di altre apparecchiature per finalità di controllo a distanza dell'attività dei lavoratori.
Gli impianti e le apparecchiature di controllo che siano richiesti da esigenze organizzative e produttive ovvero dalla sicurezza del lavoro, ma dai quali derivi anche la possibilità di controllo a distanza dell'attività dei lavoratori, possono essere installati soltanto previo accordo con le rappresentanze sindacali aziendali, oppure, in mancanza di queste, con la commissione interna. In difetto di accordo, su istanza del datore di lavoro, provvede l'Ispettorato del lavoro, dettando, ove occorra, le modalità per l'uso di tali impianti.

Accordo Almaviva Catania del 14 ottobre su: Estensione orarie, Disponibilità orarie, Stabilizzazione lavoratori somministrati

In particolare:

Stabilizzazioni:

sino ad oggi grazie ai due accordi precedenti sono stati stabilizzati 142 lavoratori (gli ultimi 26 del secondo accordo verranno stabilizzati il 26 ottobre p.v.

Di questi 142 : 91 lavoratori in possesso dei benefici della L.407/90 e 51 lavoratori in possesso di nessun beneficio di legge.

Altri 18 lavoratori verranno stabizzati entro il 31 dicembre 2010.

Estensioni orarie:

delle 75 totali : 21 entro dic 2010; 21 entro marzo e 11 per ogni successivo trimestre fino a raggiungere il numero di cui all'accordo;

Disponibilità orarie:

così come previsto dall'accordo, entro il 31 ottobre bisogna aderire tramite Goax.

Nota di redazione:
Ogni trattativa si porta dietro la storia delle trattative precedenti e reca in se, potenzialmente, le aspettative, le attese e le speranze di chi ha contribuito a costruirla.
Un buon accordo sindacale è possibile realizzarlo solo a condizione che ogni soggetto che sta seduto al tavolo, riconosca alla controparte: rappresentativita, titolarità, affidabilità ed una reale disponibilità a negoziare.
A queste condizioni non solo si riescono a sottoscrivere gli accordi ma anche a migliorare gli accordi precedentemente assunti su altri tavoli.

14 ottobre 2010

Contratto di Solidarietà

Scheda sintetica - leggi...

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Breve nota sull’applicazione concreta del Contratto di Solidarietà

per i lavoratori della Directory Assistance in Telecom Italia

Fonti legislative: Decreto legge n. 726 del 1984 convertito in legge n. 863/1984; Legge 223/1991; DPR n 218/2000; D.M. n. 31445/2002; MIN. LAV. Circolari n. 64/2000, 20/2004, 38/2004; INPS Circolare n. 212/1994; Decreto legge n. 78/2009.


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13 ottobre 2010

Slc Cgil Nazionale: La posizione della Slc sull' accordo del 4 agosto 2010

COMUNICATO SINDACALE
LA POSIZIONE DI SLC-CGIL
In queste ore stanno girando per l’azienda numeri, dati, “presunti piani” per l’applicazione dell’accordo del 4 Agosto 2010 che stanno generando confusione e incertezze tra i lavoratori.Su questo, come Segreteria Nazionale di SLC-CGIL, vogliamo che tutto sia chiaro e trasparente, pretendendo dall’azienda atteggiamenti seri e responsabili.
Abbiamo aspettato qualche giorno per comprendere cosa stesse realmente accadendo, cosa ci fosse realmente dietro a queste “carte messe in giro ad arte”.
Sicuramente chi sta facendo girare “voci” e “pezzi di carta” non sta facendo gli interessi dei lavoratori e sta dimostrando scarso rispetto verso il Sindacato Confederale, le RSU e il Coordinamento Nazionale.
Vogliamo al riguardo chiarire i vari passaggi che ci hanno portato ad oggi e la posizione della Segreteria Nazionale di SLC-CGIL (posizione che, come dimostrano i comunicati, è la posizione unitaria di CGIL, CISL e UIL):
1) sin dai primi giorni di settembre in azienda i soliti “ben informati” stavano studiando una soluzione per l’applicazione della solidarietà sul modello delle Directory Assistance (cioè concentrando esclusivamente nei reparti impattati la solidarietà, reparti che molti sapevano comprendere le aree di staff, le domestic operations, ecc come risultava dalle tabelle relative alle procedure di mobilità per i 3700 colleghi e dai numeri del Piano industriale): ciò avrebbe portato ad una solidarietà molto pesante, con una riduzione degli orari di lavoro intorno al 40/45%.
2) Abbiamo da subito chiarito la nostra posizione come SLC-CGIL (facendola divenire posizione unitaria di tutto il Coordinamento Nazionale delle RSU, si veda il comunicato del 13 settembre 2010):
- i lavoratori dovevano essere prontamente informati dei termini dell’accordo quadro siglato il 4 Agosto (campagna di assemblee in tutti i luoghi);
- la solidarietà sarebbe dovuta essere la più diffusa possibile, cioè una solidarietà vera, con il minor impatto economico possibile sui singoli lavoratori e con corsi di riconversione efficaci e mirati.