- www.giuseppeberretta.it -
Dipendenti a cui è negata la possibilità di scelta, privati della libertà sindacale sancita dalla Costituzione e non adeguatamente tutelati di fronte al datore di lavoro, ma anche anacronistici ostracismi nei confronti di alcune organizzazioni sindacali, inspiegabilmente escluse da tutti i confronti sul presente e sul futuro dei lavoratori.
Ho denunciato questa incredibile situazione ai ministri del Lavoro, Elsa Fornero, e della Difesa, Giampaolo Di Paola, con un’interpellanza a tutela dei lavoratori delle basi militari statunitensi di Sigonella, Napoli, Livorno, Vicenza e Aviano.
L’atto parlamentare raccoglie le istanze del coordinamento nazionale dei Lavoratori Italiani delle Basi Usa (Libu), che da alcuni mesi si sta facendo portatore di alcune rivendicazioni dei lavoratori. Alla base di questo malcontento vi è innanzitutto la surreale situazione per cui soltanto due sigle sindacali (la Cisl e la Uil) sarebbero autorizzate a trattare con il datore di lavoro all’interno delle basi Usa. Ad aggravare lo scollamento fra i lavoratori e le organizzazioni sindacali, poi, il fatto che la rappresentanza sindacale è organizzata secondo la Rappresentanza Sindacale Aziendale (Rsa) e non, come avviene in gran parte dei luoghi di lavoro, secondo i principi della Rappresentanza Sindacale Unitaria (Rsu).
Una mancanza di confronto e rappresentatività delle istanze dei lavoratori civili di Sigonella e delle altre basi Usa in Italia dovuta anche ad alcune modifiche del contratto collettivo nazionale di lavoro che la Libu sta duramente contestando, come la proposta che prevede il pagamento della quota mensile al sindacato sia per gli iscritti che per i non iscritti. Ma allo stesso tempo appare ingiusto che i lavoratori civili italiani delle basi statunitensi abbiano un contratto di lavoro a sé, che li distingue da ogni altra categoria di lavoratori nel territorio italiano, inclusi i dipendenti civili che prestano servizio per le nostre Forze Militari.
Tante incongruenze che chiedo vengano sanate ai due ministeri competenti, avviando iniziative per introdurre la Rappresentanza Sindacale Unitaria e intavolando una trattativa con le autorità militari Usa con l’obiettivo di giungere ad un unico contratto che raggruppi in una sola categoria lavoratori accomunati dalle stesse problematiche lavorative.
La CGIL – LIBU (Lavoratori Italiani Basi Usa), nell’intento di denunciare questa anomalia anticostituzionale che colpisce i lavoratori delle basi militari USA in Italia, ha indetto per venerdì 7 dicembre una conferenza stampa che verterà proprio su questo stato di cose. Non è infatti accettabile che vengano ignorati grazie a questa incongruenza i diritti civili, politici e sindacali di un gruppo di cittadini italiani che, come sottolinea la stessa CGIL, anche ai sensi della civilissima e democratica Costituzione americana dovrebbero godere di totale libertà di espressione ed associazione.
L’appuntamento per la conferenza stampa è quindi Venerdì 7 dicembre, alle ore 10,30 ( sala Russo). Saranno presenti il segretario generale della Camera del lavoro di Catania, Angelo Villari, il segretario confederale Giacomo Rota, e Rosario Pellegrino, portavoce dei lavoratori italiani nelle basi Usa (Libu)
Giuseppe Berretta
NOTA DI REDAZIONE:
Nella foto il Segretario Generale della Cgil Catania Angelo Villari.