Neppure la casa si salva dall’aumento dell’Iva dal 21 al 22%, previsto a partire da lunedì 1 luglio 2013 dalla legge di stabilità votata al Senato. A spiegare cosa accadrà è un articolo del Sole 24Ore pubblicato lunedì 24 dicembre.
L’Iva al 22% impatterà, scrive Il Sole 24Ore, su una buona parte degli interventi di risistemazione.
“Prima di tutto si applicherà alle parcelle professionali di geometri, architetti e ingegneri ingaggiati in occasione di lavori di ristrutturazione. Ma anche ai compensi per la certificazione energetica da allegare al rogito in caso di compravendita o da inserire negli annunci immobiliari di vendita o locazione. Ricade, poi, nel perimetro dell’Iva al 22% anche tutto il settore dell’arredamento, dei mobili e degli elettrodomestici”.
“Il quadro è più sfumato, invece, sui lavori veri propri, cioè sugli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria nelle abitazioni. Quando il proprietario sceglie la via del fai-da-te o comunque acquista direttamente i materiali – come ad esempio vernice e pennelli – si applica semplicemente il 22 per cento. Al contrario, quando l’intervento su un edificio a prevalente destinazione abitativa è affidato a un’impresa, si rientra nel campo dell’Iva agevolata al 10% per l’edilizia, che è stata resa permanente dalla Finanziaria 2010″.
“Tra questi due estremi ci sono però una serie di situazioni intermedie più o meno complicate da gestire per i privati e le imprese, come l’acquisto con posa in opera o l’acquisto dei cosiddetti “beni finiti” (in pratica, prodotti pronti per l’installazione, come i termosifoni) o dei “beni significativi” (una serie di prodotti elencati da un decreto del 1999, dalle finestre ai sanitari del bagno, che scontano in parte l’Iva al 10% e in parte ad aliquota standard). E resterà anche un’area – piccola, per la verità – in cui si applicherà l’aliquota al 4%, prevista per l’acquisto e la costruzione della prima casa e per la rimozione delle barriere architettoniche”.
Quanto accadrà a luglio del 2013, coinciderà inoltre con la fine delle detrazione extra large del 50% sul recupero edilizio. Dal 1 luglio del 2013 anche la detrazione del 55% per il risparmio energetico, tornerà al 36 per cento. “Ecco perché non è escluso che il nuovo Governo decida di rimettere mano al dossier Iva – conclude Il Sole 24Ore – per scongiurarne definitivamente il rincaro”.