02 dicembre 2012

Inaugurazione della sede "Io Cambio Catania"

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(foto tratte da Io Cambio Catania)
Sabato 1° dicembre 2012, alle 19 si è tenuta la festa di inaugurazione della sede di “Io Cambio Catania”  in via Francesco Crispi 235.
“Io Cambio Catania” è un movimento civico nato in vista delle elezioni amministrative che si terranno a Catania nel 2013 e formato da volontari che vogliono impegnarsi per cambiare Catania e che sostengono la candidatura di Giuseppe Berrettadeputato nazionale del Partito democratico, come candidato sindaco per la città etnea.
“Io Cambio Catania” è composto da studenti, lavoratori, pensionati, professionisti, giovani e meno giovani ed è un gruppo aperto a chiunque voglia cambiare pagina rispetto al passato e far rinascere Catania.
Per collaborare scrivere a iocambiocatania@yahoo.it

Gli interventi alla festa di inaugurazione

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Daniele Sorelli coordinatore del movimento civico “Io Cambio Catania”

Daniele ha sinteticamente raccontato che il movimento nasce come progetto di rinnovamento da portare avanti insieme. C’è un’intera nuova generazione che vuole chiudere con il passato clientelare e che vuole impegnarsi per il riscatto della città grazie all’impegno civico, all’etica individuale, alla passione di ciascuno e che vuole far girare pagina alla nostra comunità. I nostri valori, ha detto Daniele, sono il civismo, il bene comune, l’impegno per il riscatto sociale.

Gino Astorina

Gino ha dato un tocco di allegria alla festa con una scoppiettante sequenza di battute relative all’attualità: da Sallusti che rifiuta gli arresti domiciliari per paura della Santanché a Berlusconi che alle primarie preferisce le infermiere …
“Di Giuseppe mi fido” ha concluso Gino “perché non ha mai cambiato numero di cellulare negli ultimi 5 anni! Vuol dire che non ha nulla da nascondere … Sono sicuro che Giuseppe è la persona giusta perché Catania possa vivere una nuova primavera”.

Aida Fall vicepresidente dell’associazione senegalese “Cheikh Ahmadou Bamba” di Catania

Aida a parlato a nome dei tanti emigrati extracomunitari che vivono a Catania e che vogliono contribuire alla battaglia per l’integrazione e per rendere la città più bella e più vivibile.
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Roberta Attardo

Roberta ha parlato dei problemi degli studenti e in particolare degli studenti lavoratori e degli studenti fuori sede e pendolari.

“Quando mi è stato chiesto se volevo aiutare il movimento civico ho subito risposto di sì perché amo questa città e voglio cambiarla” ha detto Roberta.
Occorre costruire un “ponte” tra Università e mondo del lavoro e serve tantissimo lavoro per far tornare l’Università al suo vecchio splendore.
Servono tirocini formativi e migliori infrastrutture.

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Giuseppe Berretta

Giuseppe ha iniziato il suo intervento ringraziando tutti i convenuti e tutti coloro che si stanno impegnando con il movimento “Io cambio Catania” e per la sua candidatura a sindaco.

In particolare Giuseppe ha voluto ricordare il lavoro prezioso di Elisa Catanzaro  e di Daniela Raciti che hanno curato l’organizzazione delle serata.
Un sentito ringraziamento a chi lo ha preceduto negli interventi, a Daniele per il lavoro svolto per la creazione del movimento, ad Aida per il suo impegno per l’integrazione, alla dj Caterina, a Lino Astori, a Carmen Mirabella e Luigi Arena del “Coro S.M. Jaqueline du Prè” dell’associazione sclerosi multipla S.M.@LL Onlus  che hanno intonato le loro melodie nell’attesa degli interventi, associazione, ha detto Berretta “a cui siamo molto vicini”.
Giuseppe ha poi ringraziato la moglie per il continuo sostegno e incoraggiamento e i tanti amici e compagni di avventura, anche in Parlamento, in Regione e in Comune, presenti alla festa: Francesco e Nina Tornatore, Concetta Raia, Marco Vullo, Anthony Barbagallo.
Giuseppe ha poi spiegato il senso della sua battaglia: Catania deve voltare pagina in modo radicale; serve un programma politico coraggioso e innovativo che va scritto insieme ai rappresentanti della società civile, ai movimenti, alle associazioni di categorie, ai cittadini.
“Ma ci sono delle priorità” ha ricordato Giuseppe.
“Noi vogliamo cominciare con la riqualificazione delle periferie che sono state completamente abbandonate nei lunghi anni di malgoverno delle destre.
Noi vogliamo investire in nuovi parchi e asili nido per i bambini aiutando così anche le loro madri.
Noi vogliamo aiutare i portatori di handicap, i ceti meno abbienti, gli anziani in difficoltà.
Ma specialmente noi vogliamo aiutare chi ha idee e iniziativa e voglia di fare e ogni giorno è umiliato dalle clientele, dalle corruzioni, dalla cultura del favore.
Noi vogliamo ristabilire il diritto e la cultura della legalità a Catania.
Basta con le raccomandazioni e con l’umiliazione di doversi rivolgere ad un amico anche solo per aprire un Lido alla Plaja.
Noi vogliamo sostenere chi ha spirito imprenditoriale e vuole creare ricchezza, sviluppo e lavoro.
Noi vogliamo ridare speranza a chi ha perso il lavoro perché se spazzeremo via le vecchie baronie e le vecchie confraternite parassitarie Catania ritornerà a produrre ricchezza e benessere.
Ed io credo che tutti questi obiettivi ai quali vogliamo dedicarci con passione e onestà possano essere conseguiti se lavoreremo tutti insieme, senza barriere, creando consenso tra i cittadini.
Se sarete al mio fianco io mi batterò con tutto me stesso perché Catania diventi, torni ad essere, una città aperta al Mediterraneo e alle sue culture, in cui l’Università torni ad avere un ruolo fondamentale per l’economia catanese, una città in cui le tante potenzialità mortificate in questi anni (la cultura e il turismo, le giovani menti, il rapporto col mare, le specificità dei quartieri catanesi per citarne alcune) tornino ad essere messe al centro dei programmi di una nuova amministrazione”.