30 novembre 2012

Documento Cgil-Cisl-Uil ''la violenza sulle donne nei luoghi di lavoro''

Care compagne, cari compagni,
nell'ambito dell'iniziativa "La violenza sulle donne nei luoghi di lavoro, le analisi e le proposte di CGIL-CISL-UIL" che si è svolta ieri presso la sede dell'ILO di Roma, è stato presentato il documento che trovate in allegato.   Il documento, pur con i suoi limiti, rappresenta un utile strumento di lavoro, anche in considerazione del quadro che è stato evidenziato da diversi interlocutori, in particolare da Linda Laura Sabbatini, Direttore Dipartimento statistiche sociali e ambientali dell'ISTAT, che ci ha consegnato gli ultimi dati raccolti dall'Istituto, sottolineando quanto i luoghi di lavoro siano "luoghi a rischio per per le donne" che continuano a subire violenze sotto varie forme: ricatti sessuali (richieste di "disponibilità" al momento dell'assunzione, quando si prospettano avanzamenti di carriera ecc...), mobbing , vessazioni e discriminazioni. Una situazione grave che impone a tutta l'organizzazione un impegno adeguato.    Pertanto è importante che tutte le strutture in indirizzo prendano contatti con CISL e UIL di Categoria e Territoriali al fine di intraprendere iniziative contrattuali, attivare reti territoriali, programmare piani di formazione mirata a dirigenti sindacali e dirigenti di aziende pubbliche e private (quest'ultima proposta che ha fatto Susanna nelle conclusioni e che riteniamo importante attuare, non è compresa nel documento). Ovviamente la CGIL Nazionale farà altrettanto proponendo a CISL e UIL protocolli/intese con i vari soggetti (associazioni datoriali, istituzionali ecc...) sulle materie di carattere generale come previsto dal documento.
Cari saluti             
  p. l'Ufficio  Politiche di genere CGIL
  Rosanna Rosi – Titti Di Salvo

Il 27 novembre 2012, presso l’Ufficio ILO per l’Italia e San Marino, ha avuto luogo la conferenza, organizzata dai sindacati, «La violenza sulle donne nei luoghi di lavoro: le analisi e le proposte di CGIL, CISL e UIL», l’occasione era la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne.
La violenza sulle donne nei luoghi di lavoro è in effetti un tema poco trattato, soprattutto dai media ed è un bene che le organizzazioni sindacali se ne facciano carico, per contrastare questo fenomeno è molto diffuso, ma ancora poco studiato e poco efficacemente contrastato, soprattutto a livello legislativo.
Ricordiamo a riguardo che in realtà in Italia, manca completamente una normativa adeguata in materia più ampia di mobbing, che generalmente racchiude anche il problema trattato dall’incontro tra i sindacati e a cui hanno preso parte anche figure di spicco del Governo attuali quali il Ministro Fornero e il Ministro Cancellieri.
Uno dei momenti più salienti del dibattito è stato l’intervento di Linda Laura Sabbatini, Direttore Dipartimento statistiche sociali e ambientali dell’ISTAT, che ha consegnato gli ultimi dati raccolti dall’Istituto di Statitistica. Nel suo intervento è emerso quanto i luoghi di lavoro siano “luoghi a rischio per per le donne” che continuano a subire violenze sotto varie forme: ricatti sessuali (richieste di “disponibilità” al momento dell’assunzione, quando si prospettano avanzamenti di carriera ecc…), mobbing , vessazioni e discriminazioni.
Durante la giornata di lavoro è stata presentata la proposta d’intesa, firmata dalle sigle sindacali CGIL CISL e UIL, in merito all’argomento, in particolare le proposte contenute nel documento che alleghiamo in seguito, sono finalizzate a contrastare ogni forma di violenza e discriminazione sulle donne/lavoratrici attraverso:

    * l’adozione di un Avviso Comune di “Recepimento dell’Accordo Quadro di Bruxelles 2007” sulle molestie e violenze nei luoghi di lavoro;
    * la promozione e implementazione nell’ambito della contrattazione di secondo livello, di strumenti di prevenzione e contrasto ad ogni forma di violenza e discriminazione di genere, in coerenza con quanto previsto dal D. legislativo 5/2010 attuativo della Direttiva 54/CE/2006 che attribuisce proprio alla contrattazione collettiva un ruolo importante nella definizione di “misure specifiche, ivi compresi codici di condotta, linee guida e buone prassi, per prevenire tutte le forme di discriminazione sessuale e, in particolare, le molestie e le molestie sessuali nel luogo del lavoro, nelle condizioni di lavoro, nonché nella formazione e crescita professionale.”;
    * la promozione nella contrattazione di secondo livello aziendale e territoriale di Piani di conciliazione e del benessere organizzativo aziendale per meglio armonizzare la vita lavorativa e la vita personale/familiare (work life-balance);
    * la predisposizione e promozione di percorsi formativi sulla salute e sicurezza in ottica di genere, con particolare riguardo al tema dello stress-lavoro correlato di cui al T.U. 81/2008 e successive integrazioni, rivolti a RSU, RSA e RLS delle Forze dell’ordine, del Servizio sanitario, dei servizi sociali compresi gli addetti impegnati nel settore immigrazione;