Sindacati preoccupati per la fine dei contratti di solidarieta' che scadono oggi per 30mila lavoratori di Telecom Italia e per le prospettive che si aprono per l'occupazione. Le sigle, a una voce, si dicono pronte a "un incontro con l'azienda per avere chiarimenti sul nuovo piano industriale" e "sul futuro dell'occupazione".
"Temiamo che quello che resta dentro Telecom non possa sostenere i costi; temiamo soprattutto per il customer care". Per Michele Azzola, segretario nazionale della Slc Cgil, "il sindacato e' pronto a discutere su come aumentare la produttivita'", ma senza "fare ricorso all'ipotesi, circolata in azienda ma su cui la discussione e' molto aperta, di societarizzazione dei business di Telecom Italia. L'accordo che comprendeva i contratti di solidarieta' e' stato siglato il 4 agosto del 2010 e prevedeva 3.900 mobilita' volontarie entro il 2012 e circa 30mila lavoratori in solidarieta'. A seguito degli effetti della riforma Fornero, Telecom ha recentemente raggiunto un accordo con i sindacati per tutelare i 2mila lavoratori che sono in uscita.In questo caso il messaggio che passerebbe tra i lavoratori e' che si vuole successivamente tagliare l'occupazione"