22 novembre 2012

Produttività, firmato l’accordo. No della Cgil. Camusso: sulla produttività s'è persa un'occasione

"Se dovessi definire il clima di questa sera la parola che mi viene in mente è imbarazzo". Lo ha detto il Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso, a proposito dell'incontro sulla produttività a Palazzo Chigi. "Credo che fosse evidente a tutti – ha spiegato Camusso - che si stava consumando una scelta che non determina ne' risultati positivi ne' spinte propulsive. Abbiamo sentito da più ministri appelli a una soluzione unitaria" che "hanno più il segno di un imbarazzo che non di una volontà effettiva di provare a costruire soluzioni unitarie". ''Le soluzioni unitarie si costruiscono, non si aderisce a posteriori, quando il tentativo numerose volte fatto di trovare una soluzione è stato respinto'', ha precisato il Segretario Generale della CGIL. L'accordo così come è stato costruito produrrà soprattutto un abbassamento dei salari, che poi è "il punto più critico” dell'accordo stesso. Riferendosi al Governo e in particolare al Presidente del Consiglio, Susanna Camusso ha detto che Monti è legittimato a sperare quel che vuole", ma il tema è "se si vuole decidere in questo ultimissimo scorcio della legislatura di provare a dare risposte al lavoro o se si continua a pensare che risposte non ce ne sono". "Le rotture non si risolvono con gli auspici - ha aggiunto il Segretario Generale - ma con le regole della democrazia e della rappresentanza. Sul tema degli auspici potremmo continuare all'infinito: tutto il Paese spera in una politica che non continui ad alimentare la recessione". E invece, di nuovo, l'accordo sulla produttività aumenta la recessione e scarica i costi sulla parte più debole del Paese.