COMUNICATO SINDACALE
SLC-CGIL Catania
WIND RETAIL : “L’azienda agevola un clima lavorativo di terrore”
Trascorsi tre mesi esatti dall’emissione del precedente comunicato, avuta luogo in data 28/01/2013, la Segreteria Provinciale di Catania SLC-CGIL, dopo la dovuta vigilanza sul comportamento tenuto dall’azienda nei confronti dei lavoratori e lavoratrici rispetto a quanto denunciato, si trova costretta ad esprimere nuovamente e con enfasi l’assoluto disappunto riguardo la condotta etica aziendale che agevola in ciascuno dei punti vendita un clima di tensione e di terrore;
Sono di fatto due i punti sui quali è necessario focalizzare l’attenzione, essendo gli stessi i perni su cui l’azienda poggia l’attuale comportamento lesivo della dignità dei lavoratori :
1. Gestione Padronale dei punti vendita e delle risorse presso questi distribuite(già denunciata in precedenza) – I Capi area e gli Store Manager della struttura di Wind Retail s.r.l., piuttosto che preoccuparsi di rappresentare il dovuto punto di riferimento per i lavoratori anche attraverso la propria e costante presenza sul territorio , mettono in essere indisturbati una gestione dei processi di lavoro arbitraria e spesso fuori linea rispetto alle procedure aziendali; Conseguenza diretta sono la confusione ed il senso di smarrimento con cui i lavoratori sono costretti ad offrire la propria prestazione; Si può immaginare come possa venire meno l’auspicata tutela per gli stessi, di fatto privi di utili riferimenti, a fronte della possibilità di commettere degli errori nell’ambito della gestione degli oneri quotidiani per i quali gli aspetti appena descritti ne rappresentano una copiosa fucina;Questo clima degenera in frequenti segnalazioni ad HR Wind Retail prodotte, dalle figure professionali su citate, “ad personam” per tutti quei lavoratori che, ricercando la propria tutela nell’unico strumento a loro a disposizione ovvero il ligio rispetto delle procedure , possano contraddire il “modus operandi” dettato direttamente sul territorio;Lo spunto è rappresentato dal primo utile errore commesso nell’ambito dell’adempimento dei propri doveri professionali, venendo lo stesso sottoposto all’attenzione di HR Wind Retail come l’ennesima testimonianza di un comportamento non professionale ed irresponsabile meritevole quindi di provvedimento disciplinare.
2. Strumentalizzazione di contestazione e provvedimento disciplinare – Come ormai troppo spesso oggi si verifica, sottoforma di una bieca naturale continuità degli eventi, HR Wind Retail convoca i lavoratori segnalati erogandogli lettere di contestazione strumentalizzandone il vero fine ultimo ed alterandone la sua corretta interpretazione;La contestazione disciplinare deve essere infatti intesa come strumento ultimo di educazione per un lavoratore ed abusare della stessa comporta solo all’accrescimento di un clima di paura nella forza lavoro;Inoltre è ormai evidente l’assoluta sproporzione tra la gravità di quanto contestato ad i lavoratori (spesso semplici errori nati come conseguenza fisiologica dell’esiguo presidio dei punti vendita e dell’assenza di riferimenti aziendali utili con i quali confrontarsi a fronte dell’insorgenza di una necessità da gestire sul momento) e la contestazione e/o provvedimento disciplinare erogata;Se dovessero insistere dei dubbi sull’interpretazione che questa Segreteria ha appena descritto, gli stessi vengono fugati se si aggiunge che i colloqui, a cui sono convocati i lavoratori di fronte HR, si concludono con l’apertura da parte dell’azienda ad agevolare economicamente un eventuale esodo volontario;Rimaniamo inoltre basiti nel constatare che HR Wind Retail , a fronte di un congruo numero di segnalazioni afferenti a comportamenti poco consoni di lavoratori del medesimo territorio anche se ripartito su diversi punti vendita e comunque sotto la medesima responsabilità aziendale, non faccia onore al suo primo mandato ovvero quello di gestire le risorse e cercare di circoscrivere ed individuare un eventuale fattor comune da cui potrebbe trarre origine un disagio diffuso; Piuttosto si preferisce dare corso ad una mera campagna massima e marziale;
Questa Segreteria non può rimanere indifferente agli accadimenti recentemente occorsi e sopra descritti, non potendo che notare come i lavoratori colpiti siano iscritti all’O.S. SLC –CGIL. Quest’ultimo aspetto contestualmente alle evidenti difficoltà di concretizzare le unità produttive a livello Nazionale, alle formali perplessità espresse su nomine di RSA, ad i numerosi inviti per incontri territoriali ad oggi ancora evasi ed al propagare minacciosamente esodi che non hanno nulla di volontario, fa assumere una sempre più evidente illegittimità delle regole di relazione sindacale all’atteggiamento dell’azienda che in modo lapalissiano non auspica ad una rappresentanza sindacale al suo interno e comunque ad una serena e costruttiva Relazione Industriale. La SLC CGIL di Catania diffida l’azienda dal proseguo di questi atteggiamenti lesivi dei diritti e della dignità dei lavoratori, si riserva di usare tutti i mezzi sindacali e legali per dirimere le controversie in corso.
Catania, 01-05-2013
La Segreteria Provinciale di Catania
SLC CGIL