15 aprile 2010

ODG SUL MASS RECORDING

Ad aggravare la situazione nazionale nei call center, oltre alle innumerevoli iniziative messe in atto in questi ultimi tempi finalizzate alla minimizzazione dei costi, al continuo aumento della produttività ed alla compressione dei diritti, la committenza sta utilizzando strumentalmente i suoi outsourcer per introdurre un nuovo modello organizzativo finalizzato al controllo della (qualità’) utilizzando un sistema di intercettazione delle chiamate all’operatore violando contemporaneamente la legge 300 art.4 ed il diritto alla privacy del cittadino-utente.

Il nome stesso, registrazione di massa, utilizzato per definire questa operazione esplicita le finalità e la pericolosità di tale sistema.

Chiediamo alla SLC CGIL di non sottoscrivere accordi che vadano nella direzione voluta dai committenti ma di attivarsi in tutte le direzioni possibili al fine di evitare un ulteriore tentativo di destrutturazione delle tutele sancite dallo Statuto dei Lavoratori.

Chiediamo inoltre di coinvolgere anche le associazioni dei consumatori in iniziative comuni finalizzate alla difesa della privacy e dei dati sensibili dei cittadini-lavoratori.

Contemporaneamente occorre informare il garante per la privacy affinché si determinino condizioni di salvaguardia sul diritto degli utenti alla scelta del trattamento e dell’utilizzo dei propri dati sensibili.

In un momento di grande discussione sull’opportunità e sull’utilizzo delle intercettazioni per fini giudiziari, appare quantomeno bizzarro che, alla fine, gli unici che potrebbero essere intercettati saranno i lavoratori ed i liberi cittadini.

Primi firmatari:

Renanto Rabellino; Giovanni Pistorio; Angela Biondi; Elvira Russo; Mario Licciardello; Davide Foti; Arduino Denti.