Nel corso dei lavori del Congresso Nazionale SLC CGIL, insieme ai compagni della delegazione piemontese Rabellino e Russo abbiamo elaborato due Ordini del Giorno che, dopo essere stati sottoscritti da numerosi delegati, sono stati consegnati alla Commissione Politica del Congresso.
Il primo dei due riguarda la crisi occupazionale nel settore dei call center in outsourcing ed è quasi identico a quello che già è stato approvato nel corso del Congresso Provinciale SLC CGIL Catania, dal Congresso Provinciale della CGIL di Catania e dal Congresso Regionale CGIL Sicilia. Tale OdG è stato particolarmente apprezzato, per i suoi contenuti propositivi, sia dalla Commissione Elettorale che dalla platea congressuale ed è una perfetta sintesa dell'elaborazione politica che il gruppo dirigente della SLC CGIL Catanese e Siciliano ha costruito in questo ultimo anno.
Sull'Odg che riguarda il Mass Recording (primi firmatari Rabellino- Pistorio-Russo-Biondi-Foti-Licciardello-Denti) si è aperta una grande discussione. L'Odg in questione, infatti, non è stato sostenuto all'unanimità dalla Commissione Elettorale in quanto alcuni tra i suoi componenti, facenti parte della delegazione della Lombardia, hanno espresso opinioni diverse su tale questione, quindi l'esame dell'OdG è stato rinviato alla platea congressuale.
Nel corso del dibattito assembleare (gli animi sono stati particolarmente agitati) sono venute fuori ancora una volta le due posizioni che già erano emerse nel corso dei lavori della Commissione Politica. Infine, dopo l'intervento del Segretario Generale Emilio Miceli, si è convenuto di rinviare la discussione alla prima riunione utile del Comitato Direttivo Nazionale.
Il tentativo di ricomposizione unitaria di Emilio è stato, per me e per quasi tutti i presenti, particolarmente convincente per diversi ordini di ragioni che di seguito provo a sintetizzare (Emilio ha chiesto su tali questioni un impegno vincolante a tutta l'organizzazione)
1)Nelle prossime ore deve essere invitato da SLC CGIL una richiesta di intervento al Garante della Privacy (e ciò anche al fine di tutelare i dati sensibili dell'utente/consumatore;
2)Devono essere sollecitate iniziative comuni da intrarpendere con le associazioni dei consumatori (a Catania abbiamo visto bene in tal senso)
3)la discussione sull'articolo 4 L.300/70 va affrontata al primo Direttivo Nazionale (ancora su tale questione mai si era aperto un reale confronto ed è stato chiamato a decidere, di volta in volta, il coordinamento di settore TLC che non può essere esaustivo delle posizioni dell'intera SLC CGIL);
4)In attesa del dibattito in comitato direttivo nazionale e delle decisioni che verranno prese in tale sede, nessuno a qualsiasi livello potrà sottoscrivere accordi sul Mass Recording.
Lo ammetto, le delegazioni di Sicilia e Piemonte sono state particolarmente dure ed intransigenti sul Mass Recording (abbiamo messo tutto sotto sopra creando un bel casotto )ma tale intrasigenza è stata necessaria per provocare una attenta discussione su una materia che rischiava di sfuggirci dalle mani.
Sui numeri e sulle quote siamo forse eccessivamente indulgenti ma sui principi siamo tosti e duri .
Un vecchio politico che ancor oggi considero il mio vero maestro mi diceva sempre : "cedi sui numeri, quando serve, ma sui principi non si tratta"
Giovanni Pistorio
Segretario Generale
Slc Cgil Catania