Care compagne e compagni, il giorno 5/11/2010 l’INPS ha emanato la circolare n.142 in relazione agli effetti dell’art. 12 della legge 122 del 30 luglio 2010. Come vi ricorderete denunciammo subito come SLC-CGIL ed INCA gli effetti negativi e la confusione che le nuove norme avrebbero generato.
La circolare dell’INPS fa chiarezza su alcuni punti sollevati anche dalla lettera che come SLC-CGIL, insieme alle altre sigle, mandammo: in particolare sulla quantificazione dell’onerosità e sulla possibilità che le norme contenute nell’art. 28 della legge 1450 del 1956 continuassero ad applicarsi ad alcune specifiche fattispecie (cessazione entro il 30 giugno 2010 avendo già perfezionato i requisiti per la pensione, aver cessato iscrizione al Fondo al 30 giugno senza aver raggiunto tutti i requisiti anagrafici e contributivi,ecc.).
Inoltre l’INPS fornisce finalmente gli estremi per il calcolo degli oneri per la ricongiunzione, permettendo almeno ai lavoratori di poter valutare o meno se optare per tale soluzione. In particolare gli uffici INCA sono ora nelle condizioni di poter fare i necessari conteggi anche in relazione all’eventuali transazioni per lavoratori che decideranno di andare eventualmente in mobilità.
Ovviamente nessuna apertura positiva sulle principali questioni, così come sull’ingiusta scelta di rendere retroattiva la norma.
Nella circolare, l'INPS, confortata dal parere ministeriale, con riguardo al destino dei lavoratori iscritti o che siano stati iscritti al Fondo, propone infatti un'interpretazione che di fatto concede assai poco a questi lavoratori, neppure dinanzi ai numerosi casi in cui ad essere compromesso non è soltanto il “trattamento di miglior favore” o la “misura” dei trattamenti, ma viene meno il diritto alla pensione stessa
Rimane il fatto politico che il Ministro del Lavoro, On. Sacconi, non ha mai ritenuto utile rispondere alle nostre sollecitazioni ne convocare le parti sociali per affrontare il punto specifico.
Soprattutto rimane il grave attacco portato (e riuscito) alle condizioni economiche di migliaia di lavoratori (telefonici, elettrici, ferrotranvieri, ecc.) che, comportando l’onerosità della ricongiunzione, di fatto porterà molti lavoratori a rinviare la pensione (senza considerare lo slittamento delle finestre), a percepire una pensione con importi più bassi, dover impiegare la propria liquidazione o risparmi per la ricongiunzione.
Al riguardo per la vostra massima informazione vi inviamo:
- il testo dell’art. 12 della legge 142/2010;
- la lettera che spedimmo al Ministro Sacconi;
- la recente circolare 142 dell’INPS;
- il volantino predisposto in questi giorni, per informare i lavoratori dell’operato del Governo.
p. la Segreteria Nazionale
Alessandro Genovesi