"A tutt’oggi la Finanziaria non prevede risorse per la produzione culturale e lo spettacolo né sono previsti rifinanziamenti per il tax credit e il tax shelter - così dichiara in una nota Emilio Miceli, segretario generale Slc/Cgil.
"Il fondo unico per lo spettacolo nei fatti è tagliato del 36,6 %, e sarà, per il 2011, di 288 milioni di euro; senza gli incentivi fiscali per il cinema - prosegue il sindacalista - si prospettano processi di ulteriore delocalizzazione delle produzioni e un forte aumento delle giornate non lavorate e già nell’ultimo biennio ne sono state perse 150.000. Lunedì 22 novembre anche per queste motivazioni i lavoratori del cinema, della prosa e della musica sciopereranno unitariamente contro i tagli, per il diritto al lavoro e in difesa della produzione. Solidarietà allo sciopero è stata data dalle associazioni datoriali e dagli autori."
"Un governo che non investe in istruzione, in cultura e nelle infrastrutture tecnologiche non ha a cuore il futuro del paese - ricorda Miceli. La crisi è solo un pretesto, il disegno di questo governo è politico e tende alla implosione del sistema con l’obiettivo della privatizzazione della cultura."
"Ci batteremo fino in fondo perché i nostri settori abbiano i dovuti finanziamenti, le adeguate leggi di sistema e la definizione di una rete protettiva per i lavoratori - conclude. Ribadiamo che la produzione culturale e lo spettacolo, oltre a garantire migliaia di posti di lavoro, sono un forte volano di economia e un fondamentale strumento di coesione sociale."