La Cassazione non transige, in caso di incidenti sul lavoro, causati da una violazione della normativa sulla sicurezza, sarà l'intero Cda a esserne responsabile. Il principio - pronunciato con riferimento alla responsabilità dei vertici "Montefibre" dello stabilimento di Verbania, dove 11 operai sono morti per aver inalato amianto - vale anche nel caso in cui le deleghe sulla salute siano state affidate a un singolo.
Le colpe non saranno più scaricabili.
Secondo la Corte Suprema, quando i morti in uno stesso posto di lavoro sono tanti e si susseguono negli anni, il datore di lavoro responsabile del mancato rispetto delle misure di sicurezza deve risarcire economicamente anche il sindacato e gli enti di fatto che si occupano di tutelare i diritti e la salute dei lavoratori.
Lo ha sancito la Cassazione - nella sentenza 38991 - confermando il diritto al risarcimento per la "Camera del lavoro" della Cgil di Verbania e per "Medicina democratica", costituitesi parte civile nel processo a "Montefibre" e a 14 dirigenti dello stabilimento.