03 novembre 2010

Susanna Camusso: Dichiarazione Programmatica del 3 novembre 2010

Care compagne, cari compagni,

vorrei iniziare con un ringraziamento, non formale, davvero non formale anche se può apparire una frase rituale, a Guglielmo e a tutta la segreteria per avanzato un’indicazione sul mio nome. Ed anche un ringraziamento a tutto il CD ed al comitato dei saggi per il clima della consultazione che viene evidenziato dal verbale. Quel verbale la sua conclusione, parlano del modo di essere della nostra organizzazione, quelle ragioni che rendono la Cgil grande, appassionante, collegiale, collettiva e solidale.

Dalla consultazione emerge questa caratteristica essenziale della nostra organizzazione, emerge tutto il senso di responsabilità per un’organizzazione sotto attacco, in una stagione in cui l’idea della contrattazione, la sua funzione, l’eguaglianza e l’universalità dai diritti alle grandi reti sociali, vengono messe in discussione da un Governo e dalle associazioni padronali che hanno scelto la divisione come strada di riduzione del potere dei lavoratori.

E’ per tutti noi evidente che vi è una relazione stretta tra l’intensità dell’attacco alla rappresentanza collettiva – di chi vuole esercitare una politica di cambiamento – e l’utilizzo di una crisi profonda, e che continua, e che viene usata per scaricarne i costi sui lavoratori. La crisi che nel nostro Paese continua – come dicemmo fin dall’inizio – con una profondità ben più radicale che in altri paesi, perché incrocia e si somma ai problemi strutturali del nostro Paese.


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