PD Catania: Forum provinciale donne
“Giornata contro la violenza alle donne”. Proposte del Forum provinciale delle donne.
Una petizione per sostenere il disegno di legge, fermo in commissione Bilancio dell’Ars, il patrocinio legale gratuito per le donne vittime di violenze, un fondo di solidarietà inserito nei bilanci della Provincia e del comune di Catania, una campagna di sensibilizzazione che parta dalle scuole. Sono le quattro iniziative avviate a livello provinciale e regionale dal forum provinciale delle donne del partito democratico, presentate in occasione della Giornata internazionale contro la violenza alle donne.
Eliminare il vuoto normativo che la Regione Sicilia ha in materia di violenza alle donne, è l’obiettivo che si propone il deputato regionale Concetta Raia, che esattamente un anno fa, insieme alle colleghe Adamo e Caronia, presentò un disegno di legge “Interventi in materia di violenza contro le donne” che dopo essere stato approvato in commissione Bilancio nel marzo scorso, purtroppo, non è più andato avanti. L’iter parlamentare è fermo.
“Sta mancando quella giusta sensibilità politica – commenta la parlamentare regionale –nonostante in commissione, il ddl venne votato da tutti i componenti, cioè da tutti gli uomini – ricorda Concetta Raia – escludo anche che il problema sia di risorse, perché un milione di euro stanziato per tutta la Sicilia, non è tanto, anche se stiamo in un momento di austerity. Ecco perché penso che ci voglia un po’ più di orgoglio siciliano da parte di tutti, maggioranza e opposizione, perché si esiti una legge che ci metta al passo con le altre regioni”.
“Lanciamo una petizione – spiega Tania Spitaleri, consigliere comunale a Giarre – perché da Catania parta questo appello e perché da tutte le province siciliane arrivi il sostegno sperato, dimostrando che il problema c’è, che lo vogliamo affrontare e che non tolleriamo che questo disegno di legge venga insabbiato”
“C’è ancora un’omertà che va scoperchiata – commenta Valentina Riolo, consigliera della prima municipalità –fornire il patrocinio legale gratuito alle vittime è un’opportunità importante. Il fondo consentirà alle donne, aldilà del limite di reddito – spiega Valentina Riolo – di accedere gratuitamente alla tutela giuridica che copre sia un eventuale processo sia le spese stragiudiziali”.
“Catania si contraddistingue per un record negativo di denunce presentate. Questo ci preoccupa molto perché il dato nono coincide con la realtà – dice Erika Sapienza della direzione siciliana – C’è un problema di solitudine. Spesso le donne non hanno la forza economica per andare avanti e iniziare una pratica di denunce. Quindi, accanto al patrocinio legale, intendiamo chiedere a Comune e Provincia di farsi carico, a partire dai prossimi bilanci, di istituire un fondo di solidarietà per le necessità materiali delle donne vittime di violenze, con a carico molto spesso figli minori. Un sostegno temporaneo – prosegue – che potrà consentire di recuperare l’autonomia necessaria, materiale e psicologia.”
“Penso che con questa legge si stia lanciando un fortissimo segnale, perché il problema è talmente complesso che non può essere affrontato con singoli interventi ma accorrono delle azioni di ampio raggio – aggiunge Adele Palazzo – A livello politico, il governo nazionale sta tagliando fondi ai centri antiviolenza, dimostrando un’assoluta “insensibilità” al problema. Il parlamento siciliano ha, invece, l’opportunità, sostenendo il disegno di legge presentato dalla deputata Concetta Raia, di segnare una linea di demarcazione, un’inversione di tendenza”.
”Un’inversione di tendenza anche rispetto al modo in cui si procede oggi ad assegnare il valore alla donna – conclude Sonia Messina –. Bisogna promuovere una campagna di sensibilizzazione che parta dalle scuole. Perché dobbiamo accompagnare i ragazzini e i genitori degli alunni a capire che una violenza sulla donna è una violazione dei diritti umani, è un reato”.
Sono Quattro gli assi portanti della legge: la costituzione di un Osservatorio Regionale per il monitoraggio degli episodi di violenza, attraverso la raccolta, l’elaborazione e l’analisi dei dati forniti dai centri antiviolenza, dagli enti locali e dai servizi territoriali, al fine di realizzare una sinergia tra i soggetti coinvolti e di armonizzare le varie metodologie d’intervento adottate nel territorio, la creazione di una rete che veda il coinvolgimento degli ospedali, delle asp, ma anche delle scuole e delle forze dell’ordine, lo stanziamento di risorse per l’inserimento lavorativo delle vittime di violenza con la possibilità di finanziare microcrediti per attività autonome, il sostegno ai centri antiviolenza, con l’istituzione di nuovi, in modo che ve ne sia almeno uno in ogni provincia e case di accoglienza.
Concetta Raia
Assemblea Regionale Siciliana