"La cultura nutre e da' da mangiare": con questo slogan la Slc-Cgil di Milano annuncia il 'tradizionale' presidio del 7 dicembre in piazza della Scala, nel giorno dell'inaugurazione della stagione del Piermarini cui assitera' anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. "Contro i tagli del governo, che rischiano di portare il settore al disastro economico e all'impoverimento civile, affermiamo la nostra fame di cultura" dice il sindacato, richiamando recenti polemiche con il Governo nel convocare la protesta. Il presidio, cui parteciperanno artisti e lavoratori del settore tra le 15 e le 17.30, vuole "riaffermare la strategicita' dell'investimento pubblico nella cultura, per una riforma del settore". "La creativita' e' il motore della storia. Senza lavoro e senza cultura non c'e' futuro", afferma la Slc-Cgil; senza "cultura e passioni" il mondo sarebbe "arido, povero, egoista, in una parola imbarbarito".
La cultura, dice ancora il sindacato, "nutre le menti dell'uomo, e' alla base di ogni sviluppo umano: senza cultura non c'e' convivere. Cosi' come una societa' ha bisogno di strade e di ponti, cosi' ha bisogno di cultura. La musica - prosegue - sveglia il tempo, la cultura sveglia le menti, toglie la solitudine". In sintesi, "e' una risorsa strategica".
Nell'esplicitare in che modo la cultura 'da' da mangiare', la Slc-Cgil spiega che "oltre 550.000 famiglie vivono di cultura, oltre il 2,8% della forza lavoro italiana". "La cultura - rivendica il sindacato - non e' un costo bensi' un investimento: ogni euro investito in cultura ne produce sei in ricchezza per il Paese". Di contro "lo stato italiano investe in cultura solo lo 0,23% del bilancio, mentre questo settore produce il 2,7% del Pil". (AGI)