08 dicembre 2010

TLC- Istanza Vodafone strong "authentication" : Risposta Garante della Privacy ad interpello SLC

Care\ i compagne \ i,

vi inoltriamo la risposta del Garante della Privacy al nostro interpello del 09/06/09 presentato a seguito dell’introduzione da parte di Vodafone delle strumentazioni biometriche finalizzate alla “strong autentication”.

Come tutte \ i voi ricorderete l’ interpello tendeva a chiarire con il Garante cosa sarebbe successo a quel lavoratore che, in caso di oggettivo o soggettivo impedimento a registrare i propri dati biometrici, si sarebbe potuto trovare, in modo del tutto involontario, nella situazione di mettere in contrapposizione il diritto al mantenimento del posto di lavoro con quello della tutela dei propri dati personali.

A riguardo la risposta del Garante, e soprattutto la lettera di Vodafone, fanno definitivamente chiarezza sul tema. In particolare Vodafone “conferma la propria disponibilità ad autorizzare forme di autenticazione alternative in casi di oggettiva impossibilità del lavoratore (ad esempio per malformazioni o difetti fisici), ed a prendere in considerazione, in via del tutto eccezionale, le eventuali istanze dei lavoratori che, in presenza di motivati, circostanziati e documentati impedimenti di carattere soggettivo, rendano la rilevazione biometrica particolarmente critica”.

Di particolare importanza risulta essere la conclusione alla quale il Garante è giunto sul tema, anch’esso centrale, della assoluta corrispondenza fra le rilevazioni biometriche, con le garanzie da noi pattuite negli accordi sottoscritti con Vodafone, ed il diritto dei singoli alla tutela della privacy propria e dei propri dati sensibili.

Con l’acquisizione di questa ulteriore garanzia riteniamo che si sia raggiunto un ottimo punto di mediazione fra le esigenze di sicurezza e riservatezza dei dati ed i diritti di tutti i lavoratori.

p. SLC-CGIL Nazionale

Area TLC

Riccardo Saccone

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