10 dicembre 2010

Rai in sciopero. E la storia continua...

La manifestazione di oggi a viale Mazzini "è di gran lunga riuscita" tra quelle organizzate negli anni davanti alla sede Rai, "a dimostrazione del fatto che il gruppo dirigente del servizio pubblico è al capolinea". Lo dice Vincenzo Vita, senatore Pd membro della commissione di Vigilanza, presente oggi alla manifestazione organizzata dai sindacati che hanno indetto lo sciopero dei dipendenti Rai. "E' incredibile - aggiunge Vita - che non sia stato ancora firmato il contratto di servizio, e su questo presentiamo un'interrogazione".

IL COMUNICATO DELLA RAI Il diritto di sciopero va sempre rispettato e garantito, ma i telespettatori devono sapere che in questo caso si tratta di uno sciopero contro una Rai impegnata a risanare per la prima volta, in maniera seria e responsabile, il proprio bilancio e pertanto a difendere i posti di lavoro; contro una Rai in grado di vincere - e quest'anno con un distacco record - la competizione degli ascolti; contro una Rai capace in pochi mesi di moltiplicare la propria offerta passando dagli storici 3 canali analogici ai 14 digitali tuttia titolo grauito con un grande vantaggio per i telespettatori. Rai continua a ritenere che vadano rigettate tutte le provocazioni e le strumentalizzazioni politiche e che invece la ripresa del confronto con tutte le sigle sindacali sia la maniera per poter ricercare soluzioni strutturali e governare i processi di cambiamento in atto.

Per Michele Santoro l’obiettivo dei dipendenti Rai oggi in sciopero è lo sviluppo dell’azienda stessa. Per il conduttore, presente stamattina a viale Mazzini nel giorno dello sciopero del personale non giornalistico della Rai, al quale comunque l’Usigrai ha dato il suo appoggio, la manifestazione “è stata molto riuscita anche per lo spirito combattivo e determinato. Mi sembra l’inizio più che la conclusione di un percorso”. I lavoratori, aggiunge Santoro, “vogliono mettere in campo le loro idee e le loro proposte”. “E’ importante - conclude - che il piano industriale sia vero, fondato sullo sviluppo delle forze Rai e non sulla riduzione della capacità di fare prodotto”.