21 novembre 2010

Lavoro stressante? Le aziende dovranno misurarlo

(Apcom) - Lavoro stressante? Le aziende da ora in poi dovranno misurarlo. A loro il compito di valutare carichi e ritmi di lavoro, orario e turni, percorsi di carriera e perfino i conflitti con i colleghi. Questo prevede la circolare firmata giovedì dal ministero del Lavoro in attuazione del Testo unico sulla salute e la sicurezza nel lavoro.

La circolare è un atto dovuto, perché sia le normative europee sia quelle nazionali affermano, come spiega il ministero guidato da Sacconi, che "la valutazione dei rischi da lavoro deve comprendere tutti i rischi per la salute e la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori". Non solo, quindi, i fattori tradizionali, come, per esempio, l`uso di sostanze nocive o di macchinari pericolosi, ma anche i "rischi di tipo immateriale, tra i quali, espressamente, quelli che riguardano lo stress lavoro-correlato".

Per stabilire il metodo col quale individuare questa categoria di rischi una commissione di esperti del governo, delle Regioni e delle parti sociali ha definito un percorso, che "rappresenta il livello minimo di attuazione dell`obbligo". Lo "stress lavoro-correlato", secondo l`Accordo europeo dell`8 ottobre 2004, è la condizione che può essere accompagnata da disturbi o disfunzioni di natura fisica, psicologica o sociale ed è conseguenza che taluni individui non si sentono in grado di corrispondere alle richieste o aspettative riposte in loro". Tuttavia, avverte il ministero, lo stress da considerare è solo quello causato da "fattori propri del contesto e del contenuto del lavoro".