08 novembre 2011

Messaggio INPS del 21 Ottobre 2011 sulle deroghe per i 10 mila lavoratori in mobilità

Care compagne e compagni,

il giorno 21 Ottobre u.s. l’INPS ha emanato specifico messaggio (il numero 20062 LEGGI...) per quanto riguarda la gestione dei 10 mila lavoratori in mobilità a cuinon si applicano gli slittamenti delle finestre di cui alla legge 122/2010 (per il privatodai 3 ai 9 mesi di fatto).Con l’occasione proviamo a fare il punto sulla situazione, resa ogni giorno che passasempre più confusa per colpa del Governo. Con centinaia di lavoratori e “mobilitati”Telecom Italia che giustamente ci chiedono informazioni.Procediamo con ordine allora.L’unica informazione certa, a questo punto, è che i lavoratori andati in mobilità entro il30 Ottobre 2008 rientreranno (fatti salvi i casi di decesso, altra attività, ecc.) nei 10mila.Per tanto un aliquota dei 3400 lavoratori Telecom Italia già cessati al 31 maggio 2010(vedasi lettera allegata all’accordo del 4 Agosto 2010) sarà ricompresa nei 10.000.Per questi lavoratori, alla presentazione della domanda di pensione, sarà consegnatoda INPS la lettera di cui all’allegato 1 del messaggio, che verrà poi perfezionatatramite procedura ordinaria.

Si badi bene non è una certificazione, ma unacomunicazione. Per tanto occorre comunque seguire la pratica pensionistica.

Se nel frattempo hanno beneficiato della proroga di mobilità fino a Agosto, questa sarà“ripresa” dall’INPS con l’erogazione delle spettanze pensionistiche (vi sarà a pocoapposito atto amministrativo, dato già per certo).

La positività del messaggio INPS finisce qui, visto che l'Istituto fa riserva di successive istruzioni per la liquidazione delle pensioni per coloro che hanno presentato la domanda con decorrenza 1 luglio e 1 ottobre 2011, mentre per quanto riguarda coloro che eccedono la lista dei 10000 l'INPS si è premurato di specificare che il mantenimento delle prestazioni a sostegno del reddito sarà garantito solo previa emanazione del decreto interministeriale (Lavoro e Tesoro) previsto dal comma 5 bis della legge 122 del 2010. L'INPS quindi non è stato autorizzato dal Ministero del lavoro a pagare i mesi di settembre e ottobre, con la conseguenza che molti lavoratori resteranno senza alcun sostegno economico.

Nel messaggio INPS, inoltre, vi sono altre spiacevoli sorprese. L'Istituto ha infatti sempre affermato che una volta individuati e verificati i 10000 le sedi territoriali avrebbero inviato agli interessati la certificazione del diritto a pensione. Nel messaggio in questione, invece, si parla di una semplice “informativa” che viene inviata agli interessati direttamente dalla Direzione generale dell'INPS. Tale informativa non certifica alcunché, visto che l'istituto prevede (con l'allegato 2) la possibilità di cambiare l'informativa stessa annullando la precedente comunicazione! Nel messaggio l'INPS precisa che l'informativa circa la possibilità di accedere alla salvaguardia verrà inviata tre mesi prima della finestra di accesso al pensionamento.

E' onere del lavoratore far presente nella domanda di pensione che vuole avvalersi della salvaguardia. L'INPS ha poi precisato che sono in corso di spedizione le comunicazioni relative ai lavoratori che hanno maturato il diritto a pensione con decorrenza nel 2011 e nel gennaio 2012.

Per gli altri lavoratori (cioè coloro che sono stati collocati in mobilità a seguito degli accordi sindacali precedenti il 4 Agosto 2010 e che non hanno agganciato la nuova finestra “slittata”, dentro comunque il periodo di mobilità – per intenderci è un’aliquota di quelli andati con l’accordo del settembre 2008 e qualche coda del dicembre 2005 – e che stimiamo in un numero tra i 1800 e massimo 2000), che sono andati materialmente in mobilità dal 31 Ottobre 2008 in poi, si pone il problema

a) sia della proroga della indennità di mobilità b) sia della relativa integrazione da parte di Telecom Italia.

A questo punto si pongono, nel rispetto dell’allegato di cui all’accordo del 4 Agosto, le seguenti questioni:

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