17 febbraio 2014

Cgil, a gennaio 440 mila lavoratori in cassa

Oltre 440 mila lavoratori coinvolti in processi di cassa integrazione a zero ore a gennaio che hanno subito un taglio del reddito di 311 milioni di euro, ovvero 700 euro in meno in busta paga per ogni singolo lavoratore. Il tutto frutto delle 81 milioni di ore di cig, richieste e autorizzate, registrate lo scorso mese.
Questi alcuni dei dati contenuti nel rapporto della Cgil di gennaio sulla cassa integrazione, frutto di elaborazioni dei dati Inps da parte dell’Osservatorio Cig del sindacato. “E' ancora piena e drammatica emergenza sul fronte lavoro”, osserva il segretario confederale della Cgil, Elena Lattuada, nell'invitare il prossimo governo “a dare un segnale di decisa discontinuità rispetto al passato, che produca effettivi e determinanti cambiamenti, mettendo al centro della sua agenda politica il lavoro”. Il paese, conclude la dirigente sindacale, “ha urgente bisogno di una prospettiva positiva e praticabile che non può prescindere dalla difesa e dalla creazione di lavoro”.
Il rapporto della Cgil segnala come la richiesta di cassa a gennaio sia stata pari a 81.364.033, in riduzione sul mese precedente del -5,28%, così come su gennaio dello scorso anno (-10,36%). Rimane quindi senza variazioni la richiesta media di ore pari a 80 milioni di ore al mese costante a partire da gennaio 2009, così come elevata l'incidenza delle ore di cig per lavoratore occupato nel settore industriale pari, per il solo mese di gennaio già di 13 ore per addetto. La flessione registrata nella richiesta di ore, osserva il rapporto, “si deve così principalmente a due fattori: l'aumento della disoccupazione, come testimoniato dall'andamento delle domande di disoccupazione, e la riduzione delle autorizzazioni sulle ore di cassa integrazione in deroga”.
Nella meccanica si è totalizzato a gennaio il ricorso più alto allo strumento della cassa integrazione. Secondo il rapporto della Cgil, infatti, sul totale delle ore registrate lo scorso mese, la meccanica pesa per 29.201.982, coinvolgendo 158.706 lavoratori (prendendo come riferimento le posizioni di lavoro a zero ore). Segue il settore dell'edilizia con 9.912.596 ore di cig autorizzate per 53.873 lavoratori coinvolti, subito dopo il commercio che registra 8.512.579 ore e 46.264 lavoratori investiti.

A gennaio, considerando un ricorso medio alla cig, pari cioè al 50% del tempo lavorabile globale (2 settimane), sono coinvolti 884.392 lavoratori in cigo, cigs e in cigd. Se invece si considerano i lavoratori equivalenti a zero ore, pari a 5 settimane lavorative, si determina un’assenza completa dall’attività produttiva per 442.196 lavoratori, di cui 238 mila in cigs e 74 mila in cigd. Continua così a calare il reddito per migliaia di cassintegrati: dai calcoli dell’Osservatorio cig della Cgil si segnala come i lavoratori parzialmente tutelati dalla cig abbiano perso nel loro reddito 311 milioni di euro al netto delle tasse, pari ad una riduzione del salario di 700 euro per ogni singolo lavoratore.