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Il sindacato parla di “lunga agonia e di classe politica impreparata”
Catania - "Il Teatro Massimo Bellini di Catania deve essere messo immediatamente nelle condizioni di ripartire. Questa lunga agonia alla quale è stata condannata dalla burocrazia e da una classe politica impreparata l’istituzione culturale più rappresentativa del territorio, deve cessare. E le sue attività e produzioni devono essere immediatamente riavviate".
A dirlo il segretario generale della Camera del lavoro, Angelo Villari, il segretario della Slc Cgil Davide Foti e il segretario confederale Giovanni Pistorio secondo i quali “se ciò non accadrà assisteremo all’inarrestabile declino di quello che è considerato il vero "buon marchio" della città ed al depauperamento di un autentico tesoro di risorse immateriali ed umane. Senza contare gli effetti negativi irreversibili sull’immagine del territorio”. Per il sindacatoè necessario che si affrontino subito le diverse questioni ancora aperte a partire dalla dotazione finanziaria delle somme necessarie al funzionamento dell’Ente da parte della Regione Siciliana ed alla conseguente approvazione del bilancio preventivo 2014. “Per far ciò è necessario che il governo nazionale agisca in fretta e confermi gli impegni assunti nei confronti della Sicilia sbloccando le risorse pattuite. Altre questioni rispetto alle quali non sono tollerabili altri rinvii, sono quelle relative al pagamento delle spettanze pregresse al personale artistico e tecnico che da mesi è senza stipendio ed all’utilizzo del personale precario, il cui lavoro da decenni ha colmato i vuoti in pianta organica che si sono determinati man mano che i dipendenti sono andati in pensione. Qualsiasi discussione sull’avvio delle attività non può concludersi senza una presa in carico assoluta di tale responsabilità”.
La Cgil infine ribadisce la necessità di nominare il nuovo Cda. “Solo in presenza dell’organo di governo del teatro nel pieno delle sue funzioni, è possibile sciogliere molti di questi nodi e risolvere le questioni che negli ultimi mesi sono rimaste irrisolte".