lunedì 8 aprile, alle ore 18, al circolo città futura, via gargano 37 (viale libertà pressi inps) catania incontro pubblico di solidarietà con le lavoratrici e i lavoratori dei call center in lotta contro le delocalizzazioni e la precarietà interviene Davide Foti, Segretario Slc-Cgil
Il fenomeno della delocalizzazione è la scelta di numerose imprese (fabbriche, impianti e call center) che trasferiscono la loro produzione dal territorio nazionale in altri paesi, dove il costo del lavoro è più basso, diminuendo le opportunità di lavoro per i cittadini italiani. Molti gestori telefonici e non solo si stanno affidando ad alcuni call center all’estero, fomentando la disoccupazione in Italia, soprattutto quella giovanile.
Con tutto il rispetto per la professionalità dei lavoratori stranieri, resta inconcepibile che il consumatore italiano per cercare di avere informazione o assistenza debba interloquire con un consulente che non conosce bene la lingua italiana. In più chi lavora in un call center ha la possibilità di leggere informazioni, dati molti sensibili: in Italia, bene o male, c’è una legge comunque adeguata, cosa che invece all’estero non esiste.
Un esempio delicatissimo sono i dati della carta di credito di un abbonato che paga l’abbonamento regolarmente tramite addebito bancario. Portando questi dati sensibili ad aziende estere, come si farà a denunciare il furto d’identità o addirittura la clonazione della propria carta di credito? Si mettono a rischio conti correnti bancari, carte di credito, codici fiscali e documenti di identificazione dati personali.
NOTA DI REDAZIONE:
Nella foto il Segretario Generale della Slc Cgil Catania Davide Foti