Nell'ambito del "lavoro occasionale accessorio", rientrano tutte le prestazioni lavorative non riconducibili a contratti di lavoro di alcun tipo, in quanto svolte in modo saltuario e regolate attraverso i cosiddetti "buoni lavoro" (voucher), i quali garantiscono la copertura previdenziale presso l'Inps e quella assicurativa presso l'Inail. I committenti che possono utilizzarli sono famiglie, enti o imprese di vario tipo.
Scopo del lavoro accessorio è di favorire l’occupazione di soggetti a rischio di esclusione sociale o comunque non ancora entrati nel mercato del lavoro, oppure in procinto di uscirne, oltre che di favorire l’emersione del lavoro nero.
Chi può svolgere il lavoro occasionale accessorio
Sono numerose le persone che possono essere utilizzate per incarichi tramite i buoni lavoro o voucher:
- tutti i lavoratori (con riferimento alla generalità dei settori produttivi, ad eccezione del settore agricolo);
- studenti con meno di 25 anni iscritti ad un corso di studi di qualsiasi ordine e grado nel week end, ovvero durante tutto l’anno se iscritti all’università (attività agricole stagionali):
- pensionati (attività agricole stagionali);
- tutti, ad eccezione dei soggetti iscritti l’anno precedente negli elenchi anagrafici dei lavoratori agricoli (solo per le attività agricole a favore di piccoli imprenditori agricoli).
Attività consentite
Il lavoro accessorio può essere utilizzato in tutti i settori produttivi, nelleattività agricole stagionali e nelle attività agricole presso piccoli imprenditori agricoli.
Ecco alcuni tipici lavori occasionali che possono essere retribuiti tramite i buoni lavoro o voucher:
- baby sitter o dog sitter;
- lavori di giardinaggio, pulizia e manutenzione di edifici, strade, parchi e monumenti;
- organizzazione di fiere e manifestazioni sportive, culturali o caritatevoli;
- lavori di emergenza o di solidarietà;
- consegna porta a porta e vendita ambulante di quotidiani e periodici;
- lavoro agricolo stagionale;
- lezioni private.
Limiti
Si può svolgere attività di lavoro accessorio fino ad un massimo di 5 mila euro l’anno, sommando gli incarichi dei diversi datori di lavoro. Inoltre, per quanto riguarda le prestazioni rese nei confronti di imprenditori commerciali o professionisti, le attività svolte a favore di ciascun committente non possono superare i 2 mila euro annui.
Come funzionano i 'buoni lavoro’ (voucher)
Il pagamento delle prestazioni di lavoro occasionale accessorio avviene attraverso il meccanismo dei 'buoni', cioè dei tagliandi il cui valore nominale può essere di 10, 20 o 50 euro. Tale valore comprende sia la contribuzione a favore della gestione separata Inps (con l'aliquota variabile nel tempo propria di questa forma previdenziale), sia quella in favore dell'Inail per l'assicurazione anti-infortuni, sia un compenso alconcessionario (Inps), per la gestione del servizio. Il valore netto del voucher da 10 euro nominali, cioè la cifra che rimane al prestatore, è dunque inferiore.
Il committente può acquistare i buoni in forma telematica o cartacea:
- presso qualsiasi sede provinciale Inps o via internet (dopo aver effettuato la registrazione sul sito dell'Inps, sia del datore di lavoro che del lavoratore);
- alle Poste, in una tabaccheria convenzionata o presso gli sportelli bancari abilitati (sul sito Inps è disponibile la lista degli esercizi convenzionati).
Come si riscuotono i buoni lavoro
La riscossione dei buoni cartacei da parte dei prestatori/lavoratori può avvenire presso tutti gli uffici postali sul territorio nazionale; i voucher acquistati presso gli sportelli bancari, invece, sono pagabili esclusivamente dal medesimo circuito bancario.