24 aprile 2013

Telecom Sicilia: Comunicato sindacale post accordo nazionale del 24 aprile 2013

Si stanno concludendo in tutta Italia  le assemblee dei lavoratori di Telecomitalia relative all’accordo sulle ricadute del piano di impresa 2013/15.
Come Segreterie Regionali abbiamo sentito il dovere, prioritariamente, di essere presenti nelle sedi più  disagiate: Trapani, Ragusa, Siracusa.

L’acceso dibattito assembleare ha messo in evidenza alcuni punti di sofferenza relativi al mandato democratico su cui  evidenziamo che  rispetto ad un voto regionale contrario,ha visto prevalere, in ambito nazionale, un voto favorevole ( 7935 favorevoli 7459 contrari 758 astenuti).
Occorre ribadire che le assemblee non chiedevano  la  chiusura della trattativa, ma un mandato a proseguirla individuando prioritariamente degli obbiettivi irrinunciabili: la tenuta di tutti i livelli occupazionali, prima fra tutti i lavoratori del DA, oltre ai 3000 esuberi dichiarati nel Piano d’ impresa; la rimozione del processo di societarizzazione del Caring;  il mantenimento del perimetro industriale attuale.
Sul raggiungimento di questo obiettivi, non ultimo il pagamento della quota di PDR del II°semestre 2012 e la definizione di un nuovo PDR per i prossimi 3 anni,  (da noi sintetizzati nel Comunicato Regionale del 21/03/2013) si è deciso di sostenere l’intesa con l’utilizzo condiviso dei CDS, che hanno trasformato i 3000 licenziamenti in 32000 lavoratori sottoposti alla solidarietà; solo uno spirito mutualistico tra tutti i lavoratori di telecomitalia ci  consentirà di superare questi 2 anni di “crisi”, in assenza della vecchia mobilità 223 che, ha permesso in questi ultimi 10 anni a migliaia di lavoratori di andare in prepensionamento. 

Dobbiamo essere consapevoli, come lavoratori di questa azienda, che con la sua articolata storia si porta dietro tante contraddizioni spesso scaricate sui lavoratori, che comunque non siamo in una condizione “protetta”, ma interagiamo come cittadini di questo paese con tutte le problematiche che il mondo del lavoro sta attraversando giornalmente.
Questo è un paese che sta scivolando sull’orlo della povertà; in un solo anno il dato di popolazione che vive senza nessun lavoro/reddito è salito al 33% e il nostro ruolo richiede  “scelte”sempre più difficili.
L’accordo raggiunto è un esempio concreto di chi decide di salvaguardare la continuità occupazionale nel prossimo triennio attraverso un processo di internalizzazioni di attività e riqualificazione professionale.      

Per questo non condividiamo gli appelli a dimettersi dal sindacato lanciati da alcune realtà  territoriali; questo è il momento di fare fronte comune e chiedere a chi ci governerà in un prossimo futuro, di mettere in atto azioni di sviluppo e crescita dell’intero paese per non vanificare i sacrifici richiesti ai lavoratori.

Va in questa direzione il coinvolgimento istituzionale nelle sedi oggetto di chiusura dal 2014, con l’esigenza di prevedere delle formule di partenariato tra gli enti locali e Telecomitalia, condizione che deve vedere Telecom  farsi carico di alcuni servizi da offrire alle istituzioni  territoriali in cambio di poter fruire di “spazi”utili per continuare l’esperienza di lavoratore remotizzato all’interno di una sede colettiva, Inoltre, va riproposta la possibilità di continuare l’attività lavorativa remotizzata all’interno di siti sociali disponibili e in uso alla società. Chiediamo con forza che tutti i lavoratori delle sedi oggetto di processi di telelavoro debbano essere prioritariamente individuati, entro l’anno 2013, come bacino per una riqualificazione professionale.

Nel corso delle assemblee abbiamo raccolto ulteriori denuncie relativamente alla O.d.L. e all’applicazione di alcuni istituti contrattuali che in alcuni casi già impattano con l’accordo firmato,   in particolare:
i lavoratori del Caring hanno evidenziato parecchie criticità sulla fruizione delle Ferie o di alcuni istituti che vengono puntualmente negati (recupero Tim Mamma /Papà in continuità con il turno)  giustificando tale comportamento con l’ applicazione dei CDS. Riteniamo tale atteggiamento strumentale e privo di fondamento e invitiamo l’azienda a rimuovere tale comportamento e/o ove lo ritenesse necessario,  a convocare le RSU e le OO.SS. cosi come contrattualmente previsto.
Sempre in ambito Caring , in particolare al 119 di Palermo, abbiamo appreso che è stata implementata una coda per i clienti ex Tim, con arco orario 9.00/17.00 Lun/ven. in assenza di qualsiasi comunicazione alle RSU e al Sindacato.
Si chiede di conoscere tutte le motivazioni e le prerogative organizzative su cui poggia l’espletamento di tale servizio.
In ambito rete i lavoratori hanno denunciato la pressante richiesta di lavoro festivo nelle giornate del 25 aprile e 1 maggio.
Riservandoci di segnalare tale comportamento alle autorità preposte alla vigilanza sul lavoro straordinario in coincidenza con i CDS, ci chiediamo se l’esigenze sono realmente motivate oppure servono uomini per chiudere WR e gonfiare la produttività. A proposito di produttività in rapporto ai costi, ci risulta per es. che nella sola  AOL Sicilia Ovest l’anno scorso si sono revisionati 32000 pali per un valore

di circa 176.000 euro e invece quest’anno nostre risorse stanno formando personale di impresa per cedere quota parte di questa importante attività internalizzata. Cosa c’e alla base di questa scelta? Non abbiamo ancora iniziato il processo di internalizzazioni che rappresenta una delle parti pregiate dell’accordo, e già l’azienda procede in maniera unilaterale prevedendo un inversione del processo.

Siamo consapevoli che inizia la fase più difficile, affrontate le “cause” dobbiamo confrontarci con gli “effetti” solo una azione vigile e solerte del sindacato e dei lavoratori può garantire una corretta applicazione delle intese raggiunte, solo la capacità di presidiare e pretendere  riqualificazione, formazione, internalizzazioni, ci garantirà un risultato utile agli interessi dei lavoratori, il futuro di questa grande azienda appare ogni giorno sempre più incerto rispetto a processi finanziari, regolatori, industriali e commerciali in cui il sindacato non sarà direttamente  coinvolto, a noi  e soprattutto alle Segreterie nazionali spetta l’onere di individuare e supportare una azione istituzionale, volta al garantire i livelli occupazionali attraverso lo sviluppo di Telecomitalia. 

Palermo li 24 Aprile 2013    
  
Le Segreterie Regionali
SLC/CGIL  FISTEL/CISL  UILCOM/UIL