24 gennaio 2014

Privatizzazioni: Saccomanni, il piano sara' biennale

Partono oggi "in concreto" le privatizzazioni decise dal governo, con l'esame in Consiglio dei ministri dei dossier Poste e Enav. Il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, ha affermato che il piano di privatizzazioni durera' almeno un paio di anni. Da Davos, dove si tiene il World Economic Forum, Saccomanni ha assicurato che l'obiettivo dell'esecutivo e' "ridurre le tasse sul lavoro e le imprese" ed il consiglio dei ministri oggi dara' un "primo segnale" sulla riduzione del cuneo fiscale. Il responsabile dell'economia ha anche riferito che l'accordo tra Italia e Svizzera per la tassazione dei capitali esportati illegalmente verso l'estero e' "vicino". Il ministro ha quindi fatto notare che le politiche perseguite in questi mesi "sono state comprese come parte di una strategia che vede nel rilancio dell'attivita' economica un rilancio della competitivita' del sistema attraverso riforme ma anche attraverso manovre di finanza pubblica"; tutto questo "e' stato ampiamente apprezzato" e gli investitori internazionali hanno mostrato "grandissimo interesse" per l'Italia.
  A margine del Forum ha parlato anche il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, per confermare che l'economia italiana sta dando segnali di ripresa: "L'anno scorso e' stato abbastanza duro ma ora ci sono chiari segni di stabilizzazione, come la tendenza alla crescita della produzione manifatturiera", ha affermato Visco, secondo cui ora la sfida e' "stimolare la domanda dei consumatori e far crescere, di conseguenza, l'occupazione". "C'e' una ripesa lenta e debole ma speriamo sia in corso, deve diventare piu' robusta", ha detto il governatore secondo cui "il mercato del lavoro e' stato riformato ma deve essere fatto di piu': bisogna muoversi verso la creazione di posti di lavoro piu' stabili e investire sull'apprendistato", nonche' ampliare la flessibilita'. "La riforma del mercato del lavoro non puo' essere pero' isolata", ha spiegato, "serve che i mercati dei beni funzionino meglio e che l'innovazione entri a far parte della filosofia di piu' imprese. Ma - ha concluso - siamo sulla buona strada".