31 gennaio 2014

Telecom Italia: Nota incontro fra le Segreterie Nazionali e il responsabile delle Risorse Umane

SLC CGIL Nazionale:
Nell’incontro avvenuto mercoledì scorso fra le Segreterie Nazionali, il responsabile delle Risorse Umane di Telecom Italia e le linee del Caring, di Open Access, di Telecom Information Tecnology e del Domestic market ha visto la presentazione, da parte aziendale, dello stato delle internalizzazioni previste dall’accordo del 27 marzo nei vari settori.
Nel “commerciale” è stata presentata una situazione che, al 31 dicembre, ha visto realizzati 361 ricollocamenti di personale derivanti da innesto di attività “reinternalizzate” che, secondo quanto specificato dal responsabile aziendale, hanno un profilo “core” spendibile nel tempo e non attività con prospettive limitate nel tempo (l’accordo del 27 marzo ne prevede in totale 561). Alla precisa richiesta da parte sindacale di quante voci di spesa abbiano contribuito a far “chiudere” queste internalizzazioni l’azienda ha specificato che ad oggi la media del risparmio generato si attesta a circa 50 mila € per “testa” e che in un periodo di un anno il risparmio può essere quantificato intorno ai 13 milioni di €. Per parte nostra, pur apprezzando lo sforzo di focalizzazione compiuto, abbiamo espresso il bisogno di scendere ancora di più nel particolare per verificare quanto queste 361 “internalizzazioni” siano state effettivamente attività tolte all’esterno del perimetro e quanto siano state attività di “mobilità professionale” apprezzabile ma, nell’ottica di superare gli esuberi dichiarati dall’azienda alla fine del piano, non pienamente corrispondenti al bisogno. Sempre in ambito commerciale riteniamo importante che le prossime attività reinternalizzate vengano indirizzate anche verso il personale delle sedi caring in chiusura.
Per TIIT il responsabile aziendale ha presentato una situazione che vede il consolidamento di internalizzazioni equivalente a 115 FTE (attività prima svolte all’esterno) focalizzate sulle strutture di ADM, Technical security e infrastructure-data center e control room. Sempre secondo quanto dichiarato dall’azienda più dell’80% delle giornate di formazione erogata nel 2013 è stato dedicato ad attività di internalizzazione. La diminuzione del budget 2014 per l’IT sarà “compensata” proprio dalla riduzione del lavoro assegnato a personale esterno al Gruppo a favore dell’aumento delle attività svolte “in house”, privilegiando la fascia2 medio \ alta delle attività svolte in appalto. Da parte sindacale è stata anche in questo caso espressa la forte esigenza di entrare più approfonditamente nello specifico dei profili “reinternalizzati” e nella effettiva corrispondenza con le voci “di spesa” tagliate in virtù di queste attività. Ancora molto forte risulta essere la percentuale di consulenti . Ad oggi questo, con il livello di informazioni fornito, non risulta possibile.
Sul tema le Segreterie Nazionali hanno chiesto che si raggiunga questo grado di approfondimento che possa permettere una reale analisi del lavoro svolto sino ad ora da parte della delegazione delle RSU. E’, anche in questo caso, di assoluta importanza avere la certezza che si stia lavorando, anche in TIIT, al superamento degli esuberi dichiarati e non solo a processi di mobilità professionale.
Sul caring le Segreterie hanno poi posto con forza il tema della societarizzazione. Per parte nostra, come già abbiamo scritto, riteniamo indispensabile iniziare il confronto sul tema. E’ chiaro che qualsiasi tema che ruoti intorno al caring, ad iniziare dalle sedi in chiusura, non possa prescindere da questo tema cruciale per il sindacato. Occorre che l’azienda dia una risposta precisa sulla volontà di ritirare definitivamente il progetto di societarizzazione, altrimenti diventa impossibile pensare di continuare qualsiasi ulteriore processo di efficientamento.
Altro tema ulteriormente ribadito con forza è stato quello della diminuzione del contributo sulla solidarietà. E’ impensabile che in un momento nel quale il Governo ha assunto la decisione discutibile di aumentare di solo il 10% il contributo delle ore di solidarietà l’azienda abbia dato vita ad un generoso ciclo di meritocratiche. Questo, come già ampiamente affermato dal sindacato nei giorni scorsi, è un tema sul quale l’azienda dovrà dare delle risposte fattive.
Per quanto concerne il mondo “Open Access” l’azienda ha per prima cosa illustrato i driver che stanno caratterizzando gli interventi, ovvero l’incremento di produttività e quello della produzione. Il primo vede il dispiegare delle nuove modalità della prestazione lavorativa, l’orario di lavoro, la geolocalizzazione dell’automezzo, la banca ore (ovvero quanto pattuito nell’accordo del 27 marzo). Il secondo, l’incremento della produzione, da raggiungersi attraverso il riassetto organizzativo delle AOA (con l’obiettivo di migliorare in efficienza, riduzione dei tempi medi di lavorazione e quelli improduttivi, e in efficacia, con la riduzione del re work). Nel 2013l’azienda ha dichiarato esser state fatte internalizzazioni di attività pari a 470 risorse per attività di “localizzazione guasti cavo). L’azienda dichiara per il 2014 di aver tolto dal budget degli appalti somme equivalenti a svolgere attività equivalenti a 180 risorse. Per il secondo semestre del 2013 l’azienda, contrariamente a quanto fatto sino ad oggi, ha dichiarato un aumento della attività pro capite del 3%.L’obiettivo delle ulteriori reinternalizzazioni riguarderà attività “core” collegate al futuro sviluppo della rete finalizzate a riportare in O.A. attività pregiate e complesse.
Sul tema della rete dobbiamo, come SLC, registrare tutta la nostra perplessità. Francamente, come abbiamo già in svariate occasioni avuto modo di sottolineare, quanto dichiarato dall’azienda non ha alcuna corrispondenza tangibile con quanto, nei fatti, sta avvenendo in questo delicatissimo settore. La nuova struttura delle AOL che rischia di essere una scatola vuota; le sperimentazioni in corso in alcuni territori dove la nuova ripartizione fra le gli appalti ed il personale sociale sta, a nostro avviso, penalizzando il personale Telecom al quale vengo assegnate centrali non sempre strategiche. Purtroppo ad oggi vige una sempre maggiore disorganizzazione, una certa tendenza a dare interpretazioni spesso fantasiose agli accordi del 27 marzo e, quello che è più grave, aumentano le segnalazioni di tecnici che finiscono per non aver lavoro nell’arco della giornata (abbiamo posto con forza al responsabile delle risorse umane il tema della inconcludenza del lavoro svolto sino ad ora sul tema del “vademecum” operativo per i tecnici, sulla evidente forzatura che l’azienda vorrebbe fare in tema di geolocalizzazione e registrazione dei dati). Una situazione molto preoccupante. Francamente riteniamo del tutto inaccettabile che ancora si registrino situazioni come quella del 187 tecnico (ASA) dove pur in presenza di esuberi l’azienda continua a dare lavoro a fornitori esterni. Il responsabile delle risorse umane di Telecom ha pure annunciato la volontà di aprire a breve un confronto sulle aree di staff, accogliendo così quanto più volte richiesto dalle OO.SS e come, del resto, previsto dagli accordi del 27 marzo.