07 dicembre 2011

Richiesta IV e V commissione regionale su crisi emittenza

Oggetto: - Richiesta convocazione su crisi emittenti locali -

In questi ultimi anni le Tv Locali sono state interessate da una serie di avvenimenti che rischiano di mettere in ginocchio l'intero settore,con decine di imprese televisive locali ormai prossime alla chiusura.

Infatti, al forte calo delle entrate pubblicitarie registrato nel periodo 2008/2011 e agli impegnativi investimenti richiesti per il passaggio al digitale terrestre si sono aggiunte alcune scelte"istituzionali"che hanno gravemente penalizzato le emittenti locali.

In particolare sono state soppresse le provvidenze all'editoria che consistevano nella riduzione tariffaria del 50% dei costi delle utenze telefoniche. nel rimborso del 40% dei costi delle utenze elettriche e dei collegamenti satellitari e nel rimborso del 60% del costo dei canoni di abbonamento delle agenzie di informazione, grazie a tali provvidenze le emittenti radiotelevisive locali hanno potuto approntare le redazioni necessarie per offrire I'efficiente ed apprezzato servizio di informazione sul territorio. Uno degli effetti immediati di tale provvedimento di soppressione è stato la perdita di diversi posti di lavoro degli addetti all'informazione impiegati nelle redazioni di radio e tv locali.

Il quadro è reso ancora più pesante per i costi, per l'adeguamento alla nuova tecnologia,a cui dovranno obbligatoriamente sottoporsi tutte le emittenti televisive che dallo switch-off dovranno passare dal sistema analogico al sistema digitale di trasmissione.

Tali cambiamenti,per la loro portata e per gli effetti, per rendere meglio I'esempio,sarebbero simili a quelli determinati per il passaggio dalla macchina da scrivere al computer da tavolo. La vecchia tecnologia va dismessa e va acquistata una nuova tecnologia.

Tali cambiamenti, ed i costi da sostenere,rischiano di determinare la chiusura netta di tante emittenti televisive locali con la riduzione di posti di lavoro di giornalisti e tecnici.

Il taglio di così tanti posti di lavoro finirebbe con il far perdere ai cittadini della Regione il mezzo attraverso il quale farsi riconoscere la propria identità di cittadini siciliani e stimolare la promozione del proprio patrimonio culturale e l'utilizzo dei prodotti e delle risorse e finirebbe,inoltre, con il nuocere al pluralismo nell'informazione.

E' per tali ragioni che Vi chiediamo di convocare una riunione per l'individuazione di strumenti e misure a sostegno dell'occupazione nel settore.

Il Segretario Confederale CGIL Catania: Giovanni Pistorio

Il Segretario Generale SLC CGIL Catania: Davide Foti