Il giorno 13 dicembre 2011 si è svolto un incontro tra Telecom Italia e le Segreterie Nazionali di Slc Fistel e Uilcom congiuntamente alla delegazione nazionale nell’ambito delle verifiche dei processi di mobilità e di riconversione/riqualificazione professionale previsti dall’accordo del 4 agosto 2010.
Prima di trattare il punto all’ordine del giorno, la delegazione sindacale ha denunciato all’Azienda le consuete incongruenze che regnano all’interno di Telecom, con il problema che si presenta sistematicamente a fine anno relativamente alla fruizione delle ferie residue. In molti settori aziendali, infatti, registriamo forti pressioni al fine di far consumare le ferie entro l’anno, senza alcuna possibilità di far valere le motivate esigenze di carattere personale per il loro slittamento entro febbraio, come previsto dal CCNL; in altri casi gli stessi lavoratori, non riescono a godere di un loro diritto poiché le percentuali di ferie erogate risultano bassissime.
Altro tema sollevato dalle OO.SS. è stato quello sul ventilato blocco di tutti gli avanzamenti inquadra mentali, compresi i passaggi a livello 5S per le figure professionali previste, che dovevano essere effettuati a fine anno, in base a quanto concordato tra le parti. In merito al capitolo delle ferie, l’Azienda ha comunicato di essersi attenuta a quanto previsto dal CCNL, fermo restando che farà ulteriori verifiche su quanto denunciato dal sindacato.
Inoltre, per quanto riguarda i passaggi di livello, ha confermato il blocco di tutti i passaggi di livello previsti, motivando tale decisione con esigenze di budget dell’anno in corso. Le segreterie nazionali hanno giudicato estremamente grave tale decisione che, se non modificataa in tempi rapidi, costringerebbe le OO.SS. ad azioni anche di carattere legale, visto che in particolare l’erogazione dei livelli 5S è regolata da un accordo tra le parti ed anche i passaggi 3/4 e 4/5 sono regolati da verifiche aziendali da effettuare in tempi definiti dal secondo livello di contrattazione; pertanto è stato chiesto un incontro urgente sul tema per immediati approfondimenti.
Per ultimo l’Azienda ha informato le Segreterie Nazionali, dell’intenzione di mantenere, anche per il prossimo anno, la possibilità per i propri dipendenti di iscriversi all’università, rispetto al progetto condiviso con le OO.SS.. A tal proposito sono stati forniti i numeri rispetto al primo anno di iscrizione:
iscritti 2558 lavoratori, in diverse facoltà : scienze della comunicazione 794, psicologia 539, ingegneria 509, economia 374, giurisprudenza 234, lettere 108, con un totale di esami superati di 1316, è stata anche estesa la possibilità di nuove iscrizione all’anno scolastico 2011- 2012, così come richiesto dal sindacato.
Sulla verifica dell’accordo 4 agosto 2010 Telecom ha presentato i dati delle uscite per mobilità, partendo da quelle già effettuate che sono 694 (di cui 381 nel 2010), dagli impegni già formalizzati dai lavoratori, con verbale firmato all’Unione Industriali n° 359 e 485 esiti positivi alla proposta di mobilità; il residuo previsto per il 2011 è di 608 lavoratori, con una previsione anno 2012 di n°1754 unità a completamento piano esodi. Per i lavoratori già in mobilità, l’Azienda ha confermato che le uscite fino al 30 ottobre 2008 sono tutelate dalla deroga dei 10mila lavoratori, a cui vengono applicate le regole ante riforma, legge 122/2010. Per coloro per i quali è stata prolungata l’erogazione dell’indennità di mobilità fino a dicembre 2011, Telecom ha dichiarato che inizierà a contattare questi lavoratori per integrare l’assegno di mobilità, con l’incentivo all’esodo così come previsto dall’accordo del 2008.
Per i lavoratori in uscita in questi giorni l’azienda vuol procedere, impegnandosi a verificare che gli stessi e anche quelli futuri, rientrino nella deroga dei 65mila, prevista dal decreto in questi giorni all’esame del Parlamento. Nel merito di quest’ultimo punto, le OO.SS. hanno dichiarato la loro contrarietà, chiedendo a Telecom Italia, di sospendere la messa in mobilità dei lavoratori in attesa di una definizione chiara e precisa della nuova riforma previdenziale, evidenziando inoltre, come lo scenario d’incertezza non aiuta i lavoratori a compiere una scelta consapevole per il loro futuro. Come sindacato consigliamo ai lavoratori interessati di verificare la condizione che si verrà a creare con l’approvazione della riforma, rivolgendosi anche alle strutture sindacali territoriali, prima di prendere qualsiasi decisione in merito.
Sull tema dei contratti di solidarietà, l’Azienda ha illustrato i dati relativi al numero di lavoratori coinvolti, a ottobre 2010 erano 29.204 (Full-Time-Equivalent 28.078,1) suddivisi in 25.867 lavoratori al 3,27%, 1.894 al 8,08% e 1.443 al 15% mentre al 31 ottobre 2011, vi sono 27.369 teste ( 26.221,4 FTE ) così divisi : 24.304 al 3,27, 1.803 al 8,08% e 1.262 al 15% ; questa diminuzione è dovuta anche a manovre riorganizzative che sono state messe in atto nel corso dell’anno.
I bandi di riconversione professionale, illustrati da Telecom, ed emessi dal dicembre 2010 all’ottobre 2011, sono stati undici, per un totale di 386 posti con un numero di adesioni pari a 802, di questi sono risultati idonei 264 lavoratori con 53 selezioni ancora da completare, a questi numeri vanno aggiunte le riconversioni professionali derivate da interventi di riorganizzazione (vedi processi su customer -care verso Open Access e ASA 177 unità coinvolte, da sales management fisso vs. customer operations mobile e fraud manag. e 19 risorse tramite job-posting anche all’interno del gruppo Telecom Italia). Per effetto di tali processi risultano riconvertiti/riqualificati 513 lavoratori e 53 sono in procinto di completare le selezioni, determinando al momento una riduzione di circa la metà dei 1100 esuberi da riassorbire attraverso i processi di riconversione/riqualificazione professionale.
In chiusura dell’incontro, le Segreterie Nazionali di SLC, FISTEL e UILCOM unitamente alla delegazione, hanno espresso un giudizio insoddisfacente su come è stato fino ad oggi gestito l’accordo del 4 agosto da parte dell’Azienda: l’erogazione di soli 11 bandi in un anno è per il sindacato un dato insufficiente e la mancanza di nuovi bandi da avviare con l’inizio del nuovo anno non può che essere elemento di grande preoccupazione. Inoltre riteniamo troppo basso il numero dei 264 lavoratori riconvertiti a fronte di 802 candidature e 386 posti disponibili, indice di selezioni talvolta eccessivamente fiscali e della scarsa volontà di alcune linee aziendali di agevolare tali processi; come OO.SS. infatti continuiamo a denunciare le continue bocciature dei candidati da parte delle linee. Inoltre avremmo auspicato nel corso del 2011, un corposo avvio di bandi, specialmente nell’ambito dei settori aziendali ove ai lavoratori sono applicate forti riduzioni dell’orario di lavoro. Ancora una volta invitiamo Telecom Italia a correggere questa gestione ad oggi negativa, iniziando un vero confronto costruttivo con il Sindacato firmatario dell’Accordo anche ai livelli territoriali, dove gli incontri previsti dall’accordo del 4 agosto sono rimasti per la maggior parte solo sulla carta.
La delegazione sindacale ha inoltre sollecitato l’Azienda a verificare, così come evidenziato in precedenti incontri, la possibilità di diminuire ancor di più i contratti di solidarietà in essere, registrando su molte attività condizioni organizzative e ritmi di lavoro che necessiterebbero di maggior personale.
Resta infine ancora fortemente carente nella sua applicazione la parte dell’accordo riguardante le possibili riconversioni di lavoratori operanti nelle Customer Operations verso le attività di Rete, non solo nel mondo 119 dove, nel frattempo, il mancato ingresso di nuove risorse determina ritmi di lavoro esasperati e le note difficoltà nella fruizione di ferie e permessi.
LE SEGRETERIE NAZIONALI
16 dicembre 2011