15 dicembre 2011

WIND: SLC-CGIL “DAL 6 DICEMBRE BLOCCO DEGLI STRAORDINARI E IL 16 DICEMBRE SCIOPERO INTERO TURNO CONTRO ESTERNALIZZAZIONE RETE”


“Esperite negativamente le procedure di conciliazione, SLC-CGIL insieme agli amici di CISL e UIL ha proclamato a partire dal giorno 6 dicembre il blocco di tutte le prestazioni accessorie (straordinario, reperibilità, lavoro programmato) fino al giorno 22 Dicembre.
Inoltre per il giorno 16 dicembre è stato proclamato per l’intera giornata lo sciopero di tutta Wind. Come Segreteria Nazionale diamo mandato alle strutture territoriali e alle RSU di dare massima visibilità alla vertenza, coinvolgendo istituzioni locali, pubblica opinione, media”. Così comunica in una nota la Segreteria Nazionale di SLC-CGIL.
“La vertenza sarà lunga e complicata e la mobilitazione è solo all’inizio, non escludendo nessun livello (politico, sindacale, legale) di iniziativa. Lo studio sull’esternalizzazione della rete va fermato perché si mettono a rischio non solo le professionalità e il futuro occupazionale di1600 lavoratori coinvolti dall’eventuale cessione, ma di tutta Wind a partire dai customer, dagli amministrativi, degli operatori it e commerciali. E la cosa che rende il tutto ancor più scandaloso non è solo che Wind va bene, con ingenti utili, e che il suo modello industriale ha funzionato e funziona, ma anche e soprattutto che il sindacato si è, sin dall’inizio, dichiarato disponibile a ragionare di maggiore efficienza e maggiori risparmi in tutte le aree aziendali, pur di salvaguardare il perimetro di Wind”.
“Siamo pronti cioè - continua SLC-CGIL - a ragionare di maggiore flessibilità e produttività in tutte le aree aziendali, dalle vendite al customer fino ovviamente alla rete e all’IT, siamo pronti a chiedere ai lavoratori ulteriori sforzi. Ma tutto ciò all’azienda non interessa: i manager di Wind stanno dimostrando di non avere alcun senso di responsabilità verso i propri dipendenti, i clienti, il Paese. Wind oggi è mossa esclusivamente da un interesse finanziario nel breve, altro che sviluppo industriale e responsabilità sociale”.