Il Ministero dello Sviluppo Economico ha convocato ieri sera il tavolo di confronto con la Wind richiesto da SLC-CGIL, FISTEL-CISL e UILCOM- UIL.
E’ un primo, importante, risultato della lotta dei lavoratori di Wind.
Al tavolo ministeriale ribadiremo con forza la nostra totale contrarietà all’intero progetto e chiederemo all’azienda il ritiro di uno studio che, sino ad ora, ha creato solo confusione ed insicurezza fra i lavoratori.
A questo punto abbiamo ritenuto utile spostare la data dello sciopero con manifestazione previsto per venerdì 20 gennaio a giovedì 9 febbraio, sempre con le stesse modalità, confermando, invece, lo sciopero delle prestazioni accessorie sino al 3 febbraio.
Deve essere chiaro per la dirigenza di Wind che, per quanto ci riguarda, le azioni di lotta proseguiranno, nei modi e nelle forme che stabiliremo d’accordo con i lavoratori, con l’unica finalità di portare la dirigenza all’accantonamento di un progetto che mette a rischio l’occupazione dei lavoratori e la tenuta industriale della stessa azienda.
A valle dell’incontro del 27 effettueremo tutte le valutazioni con il Coordinamento delle RSU e con i lavoratori e, in caso di risposte negative o insufficienti, predisporremo il prosieguo della vertenza a partire dalla giornata di sciopero del 9 febbraio.
Le Segreterie nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL e UILCOM-UIL