I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil hanno raggiunto un’intesa per una piattaforma unitaria con la quale presentarsi al confronto con il governo sulla riforma del mercato del lavoro. ”Andiamo alla discussione con delle proposte comuni. Siamo pronti a una discussione vera, vediamo se anche il governo e’ pronto”, ha detto Raffaele Bonanni.
I leader di Cgil, Cisl e Uil sono pronti ad ”una discussione vera” con il governo sul mercato del lavoro, da inquadrare nel contesto piu’ ampio delle misure per crescita e sviluppo. Lo indicano, dopo aver raggiunto una posizione comune, sottolineando che il tema dell’articolo 18 non e’ tra i problemi ”veri” da affrontare al tavolo.
”Noi siamo intenzionati ad aprire un confronto con il governo e a portarlo a positiva conclusione”, dice il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, riferendo della posizione comune raggiunta con i leader di Cgil e Cisl. ”Noi siamo assolutamente responsabili”, sottolinea, auspicando che il governo faccia un percorso coerente con le intenzioni dichiarate, perche’ ”non vorremmo scoprire che alla fine – aggiunge – l’unica cosa fatta sara” il disastro sulle pensioni, sarebbe una cosa inaccettabile” Ora il prossimo appuntamento è fissato per martedì 17 gennaio. Quel giorno si riuniranno infatti le Segreterie Confederali che dovranno mettere a punto un documento comune su crescita, mercato del lavoro, ammortizzatori sociali e pensioni da presentare poi al Governo. Ci sono già le linee essenziali delle proposte che faranno parte del documento unitario. In particolare, per quanto riguarda il lavoro, la forma normale di assunzione deve diventare il tempo indeterminato, ha spiegato Susanna Camusso, che – sempre dopo l'incontro – ha parlato anche del tema specifico dell'ingresso stabile dei giovani nel mercato del lavoro e il reingresso di chi è stato espulso perché ha più di 50 anni. Secondo Camusso, è necessario "costruire uno strumento di incentivazione" delle assunzioni stabili. "Per i giovani - ha aggiunto - questo strumento si chiama apprendistato. Per gli over 50 si può chiamare contratto di reinserimento". Il tema al centro delle proposte del sindacato deve essere comunque quello di ridurre i contratti precari, facendoli costare di più.
Ancora per quanto riguarda i problemi del mercato del lavoro si tratta – secondo CGIL, CISL e UIL - prima di ogni cosa, di andare ad una drastica riduzione delle forme contrattuali che oggi sono 46. Il sindacato propone di passare ad un massimo di 5 forme contrattuali. Altro capitolo importante del confronto con il Governo e quindi della piattaforma unitaria sarà quello delle pensioni, un tema molto importante e delicato, non solo perché mette in gioco i diritti, ma anche perché ha un impatto diretto anche sul fronte economico.