Da comunicazioni informali, la direzione della Sirti ha informato le Organizzazioni Sindacali nazionali della situazione che sta attraversando l'azienda, nonostante l'accordo sottoscritto nel mese di Agosto 2011.
L'azienda chiuderà il 2011 con un volume di fatturato inferiore al 2010 di circa 50 milioni di euro e con una perdita di circa 20 milioni di euro. La Sirti prevede inoltre per il 2012 un’ulteriore riduzione di volumi certi per altrettanti 50 milioni di euro e, non ha ancora la certezza di acquisire contratti per altri 70 milioni di euro.
Tutto questo deriva dalla mancanza di investimenti nelle reti ed in particolare anche da un processo di internalizzazione di attività da parte di Telecom nel settore delle TLC.
La Sirti inoltre, è attraversata da difficoltà interne in ordine alle scelte che intende praticare nel rapporto tra gli azionisti di varia rilevanza. Si susseguono C.d.A. che, non producono scelte operative che prevedano il rilancio dell'impresa ma, oltre al pesante indebitamento, si manifestano difficoltà per la liquidità.
Tutto ciò, produce effetti anche nell'applicazione dell'accordo sottoscritto ad agosto e, sono sostanzialmente bloccate le fuoriuscite volontarie, oltre che non si stanno confermando gli apprendisti in vari territori. L'azienda inoltre sta operando in modo unilaterale rispetto all'uso degli automezzi e intervenendo anche in modo difforme all'accordo nell'uso della Cigs (vedi Pescara).
La Sirti pensa ad un ulteriore pesante taglio del personale, alla rinegoziazione dell'accordo di agosto, all'intervento peggiorativo rispetto agli istituti contrattuali di primo e di secondo livello con nuove regole anche, rispetto alle trasferte.
Per queste ragioni è assolutamente indispensabile costruire da subito una grande vertenza per la difesa dell'occupazione e contro ogni ipotesi di peggioramento delle condizioni di lavoro. Senza attendere che l'azienda, come sta facendo, cantiere per cantiere, sito per sito, prepari il terreno per dividere il sindacato e i lavoratori.
Per queste stesse ragioni riteniamo che l'unità sindacale sia un bene prezioso per i lavoratori, soprattutto quando è in discussione il lavoro e il salario. Proponiamo a Fim e Uilm di tenere un coordinamento nazionale unitario per il prossimo venerdì 27 gennaio allo scopo di elaborare un percorso comune.
p. la Fiom Nazionale
Candido Omiciuolo