19 gennaio 2012

Vodafone - Comunicato Unitario - 16 gennaio 2012 -

Lunedì 16 Gennaio scorso le scriventi organizzazioni sindacali, il coordinamento Nazionale RSU e Azienda si sono incontrate presso l’Unione degli Industriali di Roma.

Le parti si sono incontrate per dare seguito all’incontro annuale sulle chiusure collettive Nazionali e su temi come occupazione e relazioni sindacali.

Per ciò che riguarda le chiusure collettive è stato trovato un accordo che sostanzialmente ricalca quello dello scorso anno ( 9 giorni a livello Nazionale + 1 a livello locale ) con l’introduzione di poter smonetizzare, su base volontaria, la giornata dell’ Epifania del 2013 che cadrà di Domenica. Il lavoratore potrà scegliere di farsi pagare la Festività coincidente di Domenica o smonetizzarla trasformandola in ulteriore 8 ore di Ferie.

Abbiamo ribadito all’azienda la necessità di rafforzare le relazioni sindacali a livello territoriale perché spesso ciò che viene concordato sui tavoli Nazionali non sempre viene applicato e rispettato a livello locale.

Abbiamo chiesto garanzie sul piano occupazionale, sollecitando l’azienda a dare indicazioni di come verranno ripartite le 60 unità che dovevano essere assunte a fronte dell’accordo siglato durante la cessione di ramo di azienda che ha coinvolto a Luglio i tecnici Field, chiesto che venga garantito l’attuale perimetro occupazionale mostrando preoccupazione per le continue uscite di persone anche e soprattutto per un uso non sempre congruo del Performance Dialogue. In particolare abbiamo posto forte attenzione sulle voci continue di mobilità o cassa integrazione che negli ultimi giorni si andavano sempre più sentendo nel call center a seguito della vertenza vinta da 34 colleghi di Comdatacare che il giudice ha reintegrato in Vodafone.

L’azienda nella persona del Direttore delle Relazioni Industriali ha ribadito che sono allo studio tutte le verifiche da parte aziendale di come affrontare questo tema di reintegro valutando tutti gli aspetti per garantire il perimetro occupazionale, mantenendo i costi senza aumentarli e sapendo di non avere più certe attività, ma che allo stato attuale nessuna decisione è stata presa, tanto meno strumenti quali mobilità o cassa integrazione. Comunque qualsiasi decisione, che l’azienda garantisce prenderà in tempi brevi, sarà al vaglio delle Organizzazioni Sindacali.

E’ stato chiesto all’azienda di dare seguito a ulteriori passaggi da sei ad otto ore per soddisfare le richieste inevase rispetto all’ultimo accordo del 2008, ma l’azienda ha risposto che ad oggi non sono in grado di soddisfare tali richieste.

Abbiamo posto il tema delle tante consulenze in azienda soprattutto nel mondo rete sollecitando incontri a livello territoriali in base all’art. 53 del CCNL delle TLC, l’azienda pur condividendo questa impostazione ha chiesto di aspettare l’incontro annuale sulla presentazione del Piano Industriale che dovrebbe avvenire tra fine Febbraio inizio Marzo per avere un quadro complessivo a livello nazionale.

Sollecitiamo il ripristino delle Commissioni paritetiche con particolare attenzione a quella sul Controllo a distanza e quella sui ROL, tutte e due di fondamentale importanza per la vita quotidiana in Call Center.

Inoltre è stata evidenziata la problematica relativa alla pausa fissa di un’ora imposta ai part-time (area non call center) che crea notevoli disagi ai lavoratori.

Per ultimo è stato sottolineato che l’azienda è partita unilateralmente sul telelavoro o remote working nel mondo commerciale sapendo che molti colleghi delle vendite sono stati invitati a compilare dei files per avere a disposizione strumenti che gli permettessero di lavorare fuori dall’ufficio. Pur non essendo di principio contrari abbiamo mostrato le nostre perplessità su un tema che in altre aziende viene trattato ma sempre con un accordo tra azienda e OO.SS. L’azienda si è detta disponibile a trattare l’argomento ma in ambito integrativo di II livello.

Le Segreterie Nazionali

SLC CGIL FISTEL CISL UILCOM UIL