Decine di migliaia di prestazioni dell’Inps saranno sospese: la notizia, riportata dal Sole 24 Ore, significa che decine di migliaia di italiani che non hanno fatto avere all’Istituto per la previdenza il modello Red per il 2009 si vedranno sospendere l’erogazione di assegni sociali, pensioni di invalidità e superstiti.
Tutte queste “decine di migliaia di persone”, come ha fatto sapere l’Inps, avranno 60 giorni di tempo a partire dalla sospensione per comunicare i dati richiesti, cioè dovranno presentare all’Istituto la “domanda di ricostituzione”, con i dati sul reddito proprio e della propria famiglia sia relativo al 2009 sia al 2010.
In questo modo, se confermeranno i requisiti per il diritto alla prestazione, otterranno anche gli arretrati.
In tutto, calcola il Sole 24 Ore, sono oltre dieci milioni gli italiani che hanno diritto ad un trattamento previdenziale o assistenziale. Nei loro confronti ogni anno l’Inps verifica i redditi loro e dei loro familiari, stabilendo così se hanno diritto all’assegno e in quale misura.
Questi dati possono essere comunicati agli enti pensionistici tramite i patronati o direttamente all’Inps. Tutti i titolari di prestazioni legate al reddito e senza 730 né modello Unico sono obbligati alla comunicazione. In caso contrario sarà il fisco a fornire agli enti previdenziali le informazioni reddituali presenti in tutte le banche dati a sua disposizione, relative ai titolari (e ai loro familiari) di prestazioni pensionistiche o assistenziali.
Inps, dal 7 marzo stop alle pensioni in contanti oltre 1.000 euro
L'Inps informa che sono state inviate circa 450 mila comunicazioni ai pensionati che percepiscono pensioni mensili di importo complessivamente superiore a mille euro, pagate in contanti, per invitarli a comunicare all'Istituto entro il mese di febbraio 2012 modalità alternative di riscossione.
Come è noto, la legge n. 214 del 22 dicembre 2011, ha stabilito che le Pubbliche Amministrazioni devono utilizzare strumenti di pagamento elettronici, disponibili presso il sistema bancario o postale, per la corresponsione di stipendi, pensioni e compensi di importo superiore a mille euro (limite che potrà essere modificato in futuro con decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze). L'adeguamento alle nuove modalita' di pagamento dovra' avvenire entro il 6 marzo 2012. L'Istituto quindi non potra' effettuare pagamenti in contanti di importo superiore a mille euro a partire dal 7 marzo 2012.
I pensionati che stanno ricevendo la lettera dell'Istituto potranno comunicare entro il mese di febbraio 2012 le nuove modalita' di riscossione, scegliendo tra l'accredito in conto corrente, su libretto postale o su carta ricaricabile. La richiesta di variazione della modalita' di pagamento potra' essere inoltrata attraverso il sito istituzionale da parte dei soggetti in possesso di Pin, oppure direttamente ad una Struttura Territoriale dell'Istituto. In alternativa, la richiesta potra' essere fatta presso gli uffici bancari o postali, secondo le consuete modalita'.