In questi giorni si deciderà della sorte di 5000 lavoratrici e lavoratori esodati di Poste Italiane che per effetto delle modifiche previdenziali previste dal così detto decreto "Salva Italia" si troveranno senza pensione e senza retribuzione per un periodo che va dai 3 ai 6 anni.
SLC-CGIL fa appello alle altre OO.SS., alle RSU perchè cresca la mobilitazione nei prossimi giorni e arrivi chiaro e forte al Governo la nostra opposizione ad una decisione che è solo e soltanto macelleria sociale.
Chiediamo che si continuino a provocare incontri con le istituzioni locali, a cominciare dai prefetti, affinchè la drammatica condizione delle lavoratrici e dei lavoratori di Poste Italiane oggetto del provvedimento possa trovare una immediata soluzione.
Approvato all’unanimità.
Roma, 18 gennaio 2012