31 gennaio 2012

CEVA LOGISTICS: TELECOM RIBADISCE LA CHIUSURA. 38 I LAVORATORI LICENZIATI DAL 1°FEBBRAIO

Venerdì 27 gennaio scorso si è tenuto lo sciopero nazionale di 8 ore dei lavoratori di CEVA Logistics con manifestazione sotto la sede Telecom di Corso Italia a Roma.
Lo sciopero, preceduto da numerose iniziative di carattere territoriale, era stato proclamato per chiedere a Telecom di riassorbire i 38 lavoratori interessati dai licenziamenti in seguito alla sua decisione di reinternalizzare l’attività della Logistica Operativa (che si occupa della gestione e del reintegro delle scorte dei materiali verso i negozi) a partire dal 1 febbraio 2012. I 38 lavoratori fanno parte del ramo d’azienda (all’epoca circa 400 persone) che, nel 2003, venne esternalizzato verso TNT insieme alle attività di logistica e dei magazzini Telecom.
Nel corso della manifestazione le OO.SS. hanno chiesto ed ottenuto che una delegazione di lavoratori fosse ricevuta insieme ai rappresentanti sindacali.
Durante l’incontro la delegazione sindacale ha ribadito ancora una volta a Telecom la richiesta di riassorbire i 38 lavoratori insieme alle attività da loro sempre svolte, evitando di determinare per la prima volta una scissione pericolosa ed inaccettabile tra il lavoro ed il lavoratore, oltre tutto in casi come questo, oggetto di una cessione di ramo d’azienda.
Da parte sindacale è stato anche ribadito il concetto che le numerose sentenze che hanno già condannato la cessione effettuata da Telecom Italia, non possono e non devono precludere la strada ad una soluzione negoziale del problema, che rimane la via maestra da perseguire onde evitare che sentenze diversificate sul territorio nazionale possano ulteriormente frammentare e disarticolare i lavoratori, acuendo le difficoltà di gestione collettiva di dinamiche complesse sia per il sindacato che per le aziende stesse.
Sempre da parte sindacale è stato inoltre sottolineata con estrema forza la necessità di un comportamento eticamente responsabile da parte di una delle aziende più grandi del paese nei confronti di 38 suoi ex dipendenti.
I rappresentanti di Telecom Italia hanno sostanzialmente ribadito la posizione aziendale già espressa ufficialmente anche presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, dichiarando l’indisponibilità al riassumere i 38 lavoratori e rimarcando una situazione di eccedenza occupazionale all’interno di Telecom con il conseguente ricorso all’utilizzo degli ammortizzatori sociali (mobilità, solidarietà). Inoltre, sempre secondo Telecom, il legame con i lavoratori in questione risalirebbe ad un periodo molto lontano nel tempo.
SLC-CGIL FISTEL-CISL e UILCOM-UIL hanno ribadito che ritengono inaccettabile e condannano con forza tale atteggiamento, che potrebbe rappresentare un precedente pericolosissimo e sicuramente in controtendenza rispetto a quanto di buono già fatto nel settore TLC con l’articolo 53 che le OO.SS. intendono rafforzare in questo rinnovo contrattuale e, in conclusione dell’incontro, hanno inoltre ulteriormente dichiarato che nulla resterà intentato da parte sindacale per restituire ai 38 lavoratori interessati il lavoro che in questa fase, tra l’altro, Telecom Italia sta affidando ad altri dopo aver sostenuto anche in contesti ufficiali la sua completa automazione.
Nell’ottica di perseguire tutte le strade possibili a sostegno della vertenza, già nelle prossime ore SLC FISTEL e UILCOM chiederanno un incontro urgente al Ministero dello Sviluppo Economico.
Le Segreterie Nazionali
SLC-CGIL
FISTEL-CISL
UILCOM-UIL