04 gennaio 2012

Interventi in materia previdenziale INCA: Legge 214/2011 -

Nonostante le pressioni esercitate unitariamente dalle Confederazioni sindacali di CGIL, CISL e UIL, in sede di conversione in legge le richieste di modifica avanzate in materia pensionistica non sono state recepite.

Pertanto, come già espresso nella nostra prima nota n. 135 del 12 dicembre u.s., ribadiamo la nostra valutazione negativa sul provvedimento di legge, che non appare ispirato a criteri di equità e non interviene sui privilegi.

A nostro avviso, si continuano a sottrarre ingenti risorse dal sistema previdenziale per far fronte al debito, senza tenere in considerazione le conseguenze negative per i lavoratori che sono i maggiori contribuenti del sistema pensionistico obbligatorio.

Il governo “tecnico” sottovalutando la complessità del sistema previdenziale italiano e annunciando solo per un secondo tempo la riforma degli ammortizzatori sociali, ha voluto ridefinire la struttura del sistema pensionistico in tempi brevissimi e con un provvedimento d’urgenza, senza un reale confronto con le parti sociali.

L’art. 24 della disposizione di legge ridefinisce in modo sostanziale l’assetto pensionistico delle prestazioni di vecchiaia e di anzianità lasciando aperti diversi dubbi interpretativi.

Con la presente nota ci limitiamo ad illustrare gli interventi operati dalla manovra in materia previdenziale. Torneremo sui singoli punti per gli opportuni approfondimenti e per affrontare, in particolare, gli aspetti problematici non ben definiti dalla disposizione di legge, dopo le indicazioni ed i necessari chiarimenti degli Istituti previdenziali.

Di seguito elenchiamo i singoli temi in materia previdenziale contenuti nell’art. 24 della legge n. 214 del 22 dicembre 2011 trattati in questa nota.


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