“Da qualche ora gira voce che Wind potrebbe prendersi un po’ di tempo in più per completare la valutazione sulla cessione o meno della rete, con buona pace anche di Ericsson e Huawei. Questo anche alla luce della minaccia avanzata dal Sindacato di chiedere un tavolo al Governo sull’intera vertenza”. Così dichiara in una nota la Segreteria Nazionale di SLC-CGIL.
“A questo punto, ribadendo che tutto deve svolgersi nel rispetto delle regole e del democratico confronto, facciamo appello alle lavoratrici e lavoratori di tutta Wind (sia della rete che dei customer, degli uffici, delle vendite, dell’IT) affinché il 16 Dicembre lo sciopero di tutti i dipendenti dell’azienda, proclamato da SLC- CGIL, FISTEL-CISL e UILCOM-UIL, dia il segnale chiaro che questo dossier va messo da parte una volta per tutte, che nessuna esternalizzazione deve essere compiuta e che, in ogni caso, nessuna decisione può essere presa senza fare i conti con il sindacato, i lavoratori, i loro rappresentanti”.
“Confermiamo quindi non solo la mobilitazione in atto, ma ora lo sciopero del 16 Dicembre diviene ancora più importante e ben vengano tutte le iniziative che in quella giornata diano visibilità alla nostra pacifica protesta (volantinaggi, presidi, manifestazioni territoriali)”
“Se poi l’azienda intendesse andare avanti – conclude SLC-CGIL – deve sapere che, da un lato rinuncia ad un confronto serio con un sindacato che è disposto a fare anche sacrifici e maggiore efficienza pur di tutelare i perimetri occupazionali, dall’altro si avventura in mare aperto, con SLC-CGIL pronta ad indire altre giornate di sciopero, una manifestazione nazionale a Gennaio, attivando tutte le leve politiche, sindacali e vertenziali a disposizione, confermando anche l’ipotesi di richiedere che tutta la vertenza si trasferisca al Ministero dello Sviluppo, in un confronto più generale sul futuro di Wind”.