11 aprile 2011

VODAFONE ESTERNALIZZA LE FIELD OPERATION. APERTE LE PROCEDURE DI SCIOPERO

COMUNICATO:

Il giorno 8 Aprile 2011 ha avuto luogo presso ASSOLOMBARDA, a Milano, l’incontro tra l’azienda, il Coordinamento Nazionale delle RSU e le Segreterie Nazionali e territoriali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL e UILCOM-UIL per dare riscontro al tema “esternalizzazione del mondo Rete” sollevato nei precedenti comunicati sindacali nazionali.

L’azienda, dopo l’ennesima analisi sull’andamento del business nel mercato della telefonia fissa e mobile, ha ripresentato il piano delle proprie priorità per il prossimo futuro, che si concretizzano in:

· Eccellenza della rete in termini di efficienza

· Sviluppo di prodotti e servizi

· Copertura del segnale “always on”

· Leadership nel mercato della comunicazione fissa e mobile

· Innovazione del mercato

· Continua affermazione del primato dell’Italia tra le Opco del sud Europa.

Dopo la presentazione da parte del direttore della dipartimento Tecnology sull’andamento del mercato (che vede crescere la leadership di Vodafone, con un utile consolidato per il 2010, anche se in calo, ancora notevole), l’azienda ha confermato il progetto di cessione di ramo d’azienda definendone il perimetro nel mondo NSO. Cessione che coinvolgerà 335 persone, indicando quale partner prescelto Ericsson.

Le field operations impattate sono:

1. operational planning & field support

2. infra maintenance & logistic

3. field maintenance ops n/e

4. field maintenance ops n/o

5. field maintenance ops centro

6. field maintenance ops sud

Il partner individuato per tale esternalizzazione è stato selezionato in una gara tra tre grandi Vendors: Ericsson rappresenta uno tra i più grandi players nella fornitura di tecnologie, con oltre 90.000 dipendenti nel mondo di cui 8000 tecnici field e ricavi nel 2010 pari a $ 28,2 miliardi. In Italia Ericsson ha contratti di outsourcing con operatori TLC e non TLC. Nel mondo Vodafone è già partner di Vodafone NL, Vodafone UK e Vodafone Germania.

Il direttore delle Human Resources ha inoltre affermato che l’operazione di trasferimento di ramo d’azienda sarà fatta “con particolare cura per le persone”, da qui la selezione di un partner che sia stabile nel mercato, capillarmente dislocato sul territorio come Vodafone, oltre che capace di offrire maggiori opportunità ai lavoratori per la propria crescita professionale.

Come Sindacato abbiamo fortemente criticato tale scelta e richiesto le ragioni di tale operazione in virtù del fatto che l’azienda ha un andamento economico che non giustifica tale cessione. Soprattutto abbiamo evidenziato come, anche in tempi recenti, sia stato ribadito dall’azienda, anche in un accordo sindacale, che la Rete in tutte le sue funzioni rappresentava un core strategico del business e che la recente riorganizzazione non avrebbe avuto impatti sui livelli e il perimetro occupazionale.

La risposta ufficiale e’ stata: “il business richiede una costante revisione del modello operativo” conseguentemente “prevenire il problema permette all’azienda di avere sempre una gestione sana della stessa”.

Inoltre alla richiesta da parte delle organizzazioni sindacali di smentita sulle continue ipotesi di successivi step di esternalizzazione dopo quello attuale, Vodafone non e’ stata in grado di offrire garanzie tali da prospettare un panorama rassicurante per l’immediato futuro. Anzi il Direttore di rete, pur smentendo le voci di altre operazioni “al momento”, ha altresì affermato che prenderanno in considerazione altre ipotesi se considerate interessanti per i risparmi di Vodafone Italia.

Come Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL esprimiamo tutta la nostra contrarietà politica a questa scelta e soprattutto denunciamo l’evidente contraddizione tra quanto Vodafone si propone di fare a parole (diventare insieme ad altre imprese di TLC il soggetto che realizzerà la rete di nuova generazione) ed il fatto che non si esclude l’intera cessione della rete attualmente posseduta.

La stessa credibilità dell’azienda, dopo aver ribadito solo pochi mesi fa la strategicità della rete, è fortemente compromessa.

Di fronte all’assenza di risposte concrete le organizzazioni sindacali, in maniera compatta, dicono il proprio NO alla cessione della rete, dicono NO ai progetti di smembramento da parte dell’azienda, dicono NO ai piani industriali indefiniti che non individuano un core business su cui sviluppare investimenti ed innovazione, senza aver per di più alcuna tutela del mercato del lavoro e del perimetro di occupazione. Questo a tutela non solo dei 335 colleghi (che in questi anni hanno materialmente fatto la rete e la ricchezza di Vodafone) ma di tutti i dipendenti.

Lunedì con l’apertura ufficiale della procedura di esternalizzazione da parte di Vodafone e la consegna della lettera a tutte le RSU dislocate sul territorio Nazionale, come Segreterie Nazionali procederemo inoltre alla verifica normativa della procedura (funzionalità, autonomia pre esistente, ecc.) ed anche dei possibili impatti sugli aspetti previdenziali, per il passaggio da Fondo Telefonico ad AGO.

Invitiamo tutti i lavoratori indistintamente a mobilitarsi di concerto con le organizzazioni sindacali e ad offrire il proprio appoggio solidale ai colleghi impattati. Nei prossimi giorni saranno aperte le procedure per dichiarare lo sciopero di una intera giornata per tutti i lavoratori di Vodafone, il blocco di tutte le attività straordinarie e di tutte le attività programmate notturne per i lavoratori della rete, nonché lo sciopero della reperibilità.

A tal fine, nella settimana corrente, si terranno assemblee in tutti i luoghi di lavoro per coinvolgere tutti i lavoratori in una azione comune.

Questa vertenza vedrà impegnati Sindacato e lavoratori per i prossimi mesi e dovremo mettere in campo tutte le azioni necessarie per tutelare i lavoratori impattati da tale esternalizzazione e per garanzie industriali reali ed esigibili per tutta l’azienda.

Dobbiamo sviluppare da subito un rapporto di forza tale da costringere l’azienda a disvelare i suoi reali piani industriali per i prossimi anni, sapendo che se e quando arriverà il momento di una trattativa con l’azienda per garantire futuro occupazionale e dignità ai lavoratori, come Segreterie Nazionali dichiariamo sin da subito che per noi l’ultima parola sarà dei diretti interessati. I lavoratori dovranno essere i protagonisti di questa vertenza, rappresentando loro il vero valore sociale e professionale dell’azienda e non certo i suoi manager.

Soprattutto occorre da subito impegnarsi come sindacato ed Rsu affinché si sviluppi la consapevolezza che il problema è di tutti e non solo di alcuni colleghi, in quanto il cambio di strategia di Vodafone sul mondo Tecnology mette tutti in pericolo per i prossimi anni e può rappresentare un forte campanello di allarme anche per il settore delle TLC tutte. L’azienda proverà infatti a dividere i lavoratori, a seminare discordia e paura: invitiamo tutti al massimo di unità e solidarietà.

Da subito invitiamo inoltre i lavoratori, in attesa dei tempi tecnici di proclamazione delle diverse iniziative di astensione, a lavorare rispettando alla lettera procedure e orari di lavoro, a chiedere direttive chiare ai propri responsabili a fronte di ogni dubbio o incongruenza con norme di legge, contratto, procedure ed ordini di servizio.

Le strutture territoriali e le Rsu sono invitate alla massima vigilanza per quanto concerne informative dovute per legge e contratto, a partire dal rispetto letterale di tutte le norme relative alla provvisoria regolamentazione dello sciopero (informative, precettati, ecc.).

Le Segreterie Nazionali

SLC CGIL FISTEL CISL UILCOM UIL